1. I dolorosi piaceri di Roberta e Marco


    Data: 05/06/2022, Categorie: Erotici Racconti Cuckold Racconti Erotici, Tradimenti Autore: aldebrando1, Fonte: RaccontiMilu

    ... avuto la fortuna di disporne così a lungo. Le morse a lungo le chiappe, sfiorando appena con la lingua il suo sesso e ritraendosi con sapienza ogni volta che lei spingeva la sua fessura incontro a quella lingua della quale bramava le fradice carezze. Per il lungo tempo di una tortura, con i polpastrelli le sfiorò le grandi labbra sino a che, con studiata lentezza, affondò per tutta la sua lunghezza il dito medio dentro di lei. Lei inarcò la schiena e strinse la propria intimità intorno all’intruso, ritmicamente, come a mungerlo, alla ricerca di un piacere che desiderava sempre di più. Lui, che aveva trovato quello che cercava, estrasse il dito… coperto di una crema viscosa, collosa della quale per un attimo ammirò la consistenza sfregando i polpastrelli di pollice e dito medio. Poi li portò alla bocca e gustò, ancora una volta, quello che lui amava definire “il suo nettare degli Dei”. Assaporò per un po’ quella delizia asprigna, poi salì in ginocchio sul letto e si mise di fronte a sua moglie che, con le labbra semiaperte e frementi, accolse il suo bacio sulla bocca, con il quale condivisero il sapore della sua intimità, della sua eccitazione.
    
    Lei lo desiderava, lo voleva nudo accanto a sé: annaspando con le mani, aiutato da quelle di lui, gli sbottonò la camicia e gli denudò il dorso, prima di spingerlo con la schiena sulle lenzuola e salirgli a cavalcioni. Gli morse i pettorali, gli succhiò con ferocia i capezzoli facendolo gemere di dolore, poi scese a leccargli gli ...
    ... addominali che lui teneva tesi per farglieli sentire, frementi sotto la pelle. Gli slacciò la cintura e, facendogli sollevare il bacino, glieli sfilò assieme ai boxer. Il cazzo teso di lui schizzò fuori e lei, non vedendo, se lo prese diritto sul naso. Risero e tutti e due come ragazzini… poi le lo prese tutto in bocca e per un po’ si sentirono solo i grugniti di lui ed i risucchi che lei faceva con le labbra e la lingua attorno e quel membro teso.
    
    Il cazzo di lui a Roberta era sempre piaciuto, le era sempre sembrato perfetto per lei: lungo sui diciannove centimentri (nei momenti di massimo entusiasmo), era abbastanza largo da sembrare un bel salsicciotto… e lei lo chiamava così quando giocavano. I cazzi più grossi erano più che altro una fantasia per loro, qualcosa che stava nella dimensione della loro comune immaginazione erotica: non le era mai sembrato di sentire qualcosa di più scopando con qualcuno con un cazzo grosso… né si era mai lamentata di quelli più piccoli che le erano capitati tra le gambe. Forse l’immaginare l’umiliazione del marito nel saperla eccitata da uomini più dotati di lui… ecco, doveva era questo che l’aveva eccitata a dismisura quando lui, durante la vacanza ai Caraibi dell’anno precedente, le aveva concesso un’ora nella cabina di quel Thomas, quell’animatore con la pelle scura ed un corpo da Dio greco, completato da quel membro che lei stessa aveva voluto misurare con l’applicazione dell’iphone… 24 centimetri quando ancora non era al massimo della ...
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