1. Per un pugno di euro


    Data: 03/06/2022, Categorie: Scambio di Coppia Autore: Honeymark, Fonte: Annunci69

    ... tu che devi decidere.
    
    Rimasi perplesso sulla logica che aveva appena esposto. Ma non era così semplice. Io non vado a puttane e se non le piacesse… Smisi di pensare e mi rivolsi a lei.
    
    - Beh, intanto sei a letto solo con me, – dissi. – Ora ti monto.
    
    Era l’uccello che parlava.
    
    La abbracciai con forza per godermi il contatto e mi strofinai per prepararmi al sesso. Lei rispose alla grande. Appena giunti in posizione faccia a faccia, lei si schiuse e io glielo infilai di brutto. Lei sobbalzò, ma si mise subito all’opera per aumentare il mio piacere. Era una favola, la scopata classica che sogni di fare per godertela senza tante attenzioni per il partner. In quel momento non ero un gentiluomo.
    
    - Ehi...! – Sussurrò con voce calda. – Che focoso che sei...!
    
    Lei invece era una gentildonna.
    
    La voltai e la rivoltai come un calzino, penetrandola un po’ in tutte le posizioni. D’un tratto sentii che stavo per venire. Mi tenni col medio al buco del culo e liberai una copiosa polluzione.
    
    Ci fermammo per riprendere fiato. Ormai era l’una di notte passata e mi lasci andare. Quando riaprii gli occhi saranno state le tre di notte. Tornai ad abbracciarla. Lei si svegliò prontamente e si attivò per accogliermi di nuovo.
    
    - Ti è piaciuto il mio culo? – Mi domandò mentre la palpavo in dormiveglia. – Abbiamo fatto bella figura con i tuoi amici?
    
    Mi svegliai immediatamente.
    
    - Ora ti inculo! – Le dissi.
    
    - È un complimento? – Sorrise. – Era bella anche lei...
    
    - Sì ...
    ... sì, – risposi di fretta. – Ma il tuo è superbo!
    
    Mi infilò la lingua nell’orecchio.
    
    - Ora mi volto. – Disse maliziosa. – È tuo. Fanne quello che vuoi.
    
    Il mio uccello si aspettava una risposta del genere e si mise subito in posizione di lavoro. Io lo appoggiai al solco tra le natiche come per masturbarlo con le chiappe e lei si mosse per renderlo più felice. Poco dopo infatti glielo schiaffai in figa per lubrificarlo. Non se lo aspettava ed ebbe un sussulto. Si riprese non appena lo sfilai e attese che giocassi con il suo ano. Lo guidai con attenzione e lo spinsi con delicatezza. Lo sentii scivolare dentro e lo infilai fino in fondo, godendomi la sua collaborazione perché aveva mosso il culo per facilitarmi a entrare e a farmi godere di più.
    
    È così che mi piace metterlo nel culo.
    
    Una volta dentro cominciai a sbatterla nel retto. La inculai godendomela, senza pensare a far godere anche lei. In quel momento non ero un gentiluomo.
    
    L’indomani mattina facemmo colazione con calma e verso le 10 andammo a fare shopping. Erano anni che non lo facevo e forse lei a Roma non lo aveva mai fatto. Andammo da Piazza di Spagna a Via dei Condotti e poi in Via del Corso, dove i prezzi sono migliori. Le acquistai alcune cose e lo feci con piacere.
    
    Era come se volessi riparare con cortesia il contratto mercenario. Era felice, ma avevo faticato non poco a convincerla ad accettare.
    
    Pranzammo alla svelta con tramezzini romani e bianco dei Castelli e tornammo in albergo. Andammo a ...
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