1. L'irresistibile fascino del proibito Capitolo 3 – Il fascino del proibito


    Data: 28/05/2022, Categorie: Tradimenti Autore: Aquila nella notte, Fonte: EroticiRacconti

    ... dall'altra parte mi dovevo mettere io, seduta nelle ginocchia di Joseph.
    
    La mia mente era già un miscuglio di pensieri e paure, avevo già il cuore a mille e quasi non sentii Alessio chiedermi “Mi dispiace amore, devo guidare io, va bene lo stesso?” “Si si non ti preoccupare, se va bene a Joseph...” gli risposi, mentre Joseph allargava le braccia e faceva un gesto come per scusarsi.
    
    Lui allora si sedette, io trattenni il respiro, cercando di nascondere il turbinio di pensieri che galoppava nella mia testa, e mi misi seduta sopra le sue ginocchia. Eravamo logicamente già in costume ed al contatto del mio sedere con le sue gambe sentii subito un brivido misto ad un po' di imbarazzo.
    
    In mezzo, tra noi due e l'altra coppia avevamo sistemato tutti i nostri zaini che in pratica facevano quasi da separé, non dando quasi modo di vedersi da una parte all'altra.
    
    Mentre la macchina dava i primi colpi di motore, nella mia mente sentivo e vedevo i suoi occhi che, da dietro, mi squadravano la schiena tutta scoperta ed il sedere appoggiato a lui con solamente un semplice costume che mi copriva la parte interna.
    
    Quel pensiero, l'immagine fantasticata di lui che mi guardava il culo, mi fece aumentare l'eccitazione che iniziò a salire incontrollata; ero seduta sopra Joseph, il contatto con la sua pelle, il fatto di non essere visti da nessuno ma comunque di essere vicinissimi a tutti; mi ritrovai nella mente l'immagine di quel suo pisello enorme, quel pezzo di carne così grosso, ...
    ... largo, imponente, e quei colpi forti con i quali aveva sbattuto l'altra sera Elisa, e sentii che stavo perdendo il controllo, non sapevo minimamente come mi sarei comportata in questa situazione ambigua.
    
    La macchina partì, e la situazione era, si, strana ma ancora apparentemente normale.
    
    Ad ogni buca del terreno rimbalzavo con il sedere nelle sue ginocchia e lo sentivo schiacciarsi su di lui. Ogni tanto mi giravo sorridendo un po' imbarazzata verso Joseph quasi a scusarmi, con lui che contraccambiava il sorriso.
    
    Poi una buca più grossa e cado senza volere completamente all'indietro; mi ritrovo distesa sopra di lui con il viso accanto al suo e schiaccio completamente il sedere sopra di lui. Sento l'aderenza totale con tutto il suo corpo, ero completamente distesa sopra di lui. Girando il viso a pochi centimetri dal suo gli dico sorridendo in maniera frastornata “Oh dio, scusa..”, “Vai tranquilla” risponde lui ed io imbarazzata mi rialzo in maniera un pò goffa, rimettendomi nelle sue ginocchia.
    
    Il contatto completo con lui mi aveva reso del tutto eccitata, ormai ero partita completamente con la mente a fantasticare; i movimenti non rispondono più ad una razionalità che avrebbe dovuto accompagnarmi nel viaggio, con molta malizia inizio, ad ogni dosso, ad arretrare impercettibilmente con il sedere sempre più all'indietro verso di lui.
    
    Non sapevo neanche io cosa stavo facendo e dove sarei voluta arrivare, ma come un gesto automatizzato, continuavo a farmi scivolare ...