1. L'irresistibile fascino del proibito Capitolo 3 – Il fascino del proibito


    Data: 28/05/2022, Categorie: Tradimenti Autore: Aquila nella notte, Fonte: EroticiRacconti

    La mattina dopo ripiombai nell'imbarazzo più assoluto. Non riuscivo minimamente a non pensare a quello che avevo visto la sera prima; mi ritrovavo loro due che tranquillamente facevano colazione, le classiche risate tutti insieme, rilassati in gruppo, a parlare del più e del meno, lei davanti a me, vedevo la forma del suo seno sotto il pigiama, e subito l'immagine delle sue tette che ballavano in su e giù, palpate dalle mani di lui...Il suo sedere in spiaggia coperto dal costumino mentre faceva il bagno, e subito l'immagine di quell'enorme pisello che lo penetrava e sbatteva senza pietà.
    
    Era un susseguirsi di ricordi che non mi facevano pensare ad altro. Non riuscivo a guardare l'uno o l'altro che subito nella mente si riaffacciavano prepotentemente i ricordi.
    
    Ero come persa e rapita da loro due, e da quello che avevo visto. Joseph ormai non era più il ragazzo appena conosciuto di Elisa, ora era quel ragazzo lì, stampato nelle azioni e nelle movenze spiate le sere prima. Mi ritrovai, senza volerlo, a comportarmi in maniera diversa anche con lui; lo guardavo con occhi diversi, ridevo alle sue battute, lo guardavo più spesso e con uno sguardo del tutto diverso. Ero innegabilmente attratta da lui, o meglio dalla sua prestanza sessuale, da quel che gli avevo visto fare.
    
    Sentivo dentro di me che ero diventata molto sensibile nei suoi confronti, mi rendevo conto di sentire una emotività forte in tutto quel che faceva, ed avevo paura di questo. Sentivo che la mia ...
    ... tempra fedele nei suoi confronti era diventata debole, flebile e percepivo il serio pericolo che potermi perdere se fosse successo qualcosa di strano e anormale. Era come aver perso un po' di controllo di me stessa nei suoi confronti e non sapevo come affrontarlo.
    
    Per fortuna lui, nei miei confronti, non aveva logicamente modificato il proprio comportamento, anche perché non ce n'era motivo.
    
    Tre giorni dopo però, come ovviamente succede sempre in questi casi, avvenne il primo salto in quel baratro di cui avevo tanta paura.
    
    Avevamo deciso di andare a fare una piccola gita in barca in una spiaggia un po' lontano dai nostri bungalow; era stato organizzato tutto da Elisa che la mattina presto aveva già raggiunto la spiaggia da dove saremmo partiti per organizzare il tutto. Noi restanti cinque quindi l'avremmo raggiunta in macchina con l'accompagnatore che ci avrebbe guidato nell'escursione.
    
    Come succede sempre in queste occasioni, la disorganizzazione venne fuori poiché calcolammo male i posti in macchina, essendo noi in cinque più l'accompagnatore.
    
    Dovevamo quindi arrangiarci in un modo o nell'altro; l'unico con la patente a portata di mano era Alessio che quindi si mise alla guida con ovviamente il tipo che ci avrebbe guidato in barca accanto a lui, nel posto davanti, per dargli le indicazioni e dietro ci dovevamo incastrare in quattro, l'altra coppia io e Joseph.
    
    Ragionevolmente la coppia di amici si mise da una parte, lei a sedere sopra le ginocchia di lui, e ...
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