1. Ascoltando


    Data: 28/05/2022, Categorie: Tradimenti Autore: AndreaCork, Fonte: Annunci69

    ... baciandole i seni, la toccò in mezzo alle gambe. Lo fece sedere sul divano e subito fu in ginocchio davanti a lui. Lo baciò, lo leccò in quel suo inimitabile modo, tenendo la lingua tra i denti. Lo massaggiò e finalmente si decise a provare a prenderlo in bocca. Era grosso. Duro e grosso, come non ne aveva mai provati, eccetto quel vibratore enorme che le era stato regalato. Ma una cosa era infilarsi un vibratore di silicone, e una cosa era giocare con quell’attrezzo di carne: così caldo e reattivo, pulsava a ogni tocco di lei. Lo mise in bocca e si sentiva riempita al punto da fare quasi fatica a contenere la saliva. Era bello e buono. Piano piano si muoveva su e giù sull’asta, solleticando il glande con la lingua. Sia lei che Marcello avevano un’espressione estasiata. Era sempre bravissima, Alice, con la bocca. E con quella bocca avrebbe saputo regalare piacere al più freddo degli uomini. Marcello guardava le sue tettone muoversi ritmicamente, seguendo il movimento della testa di lei. Niente da fare, era troppo bagnata, e sarebbe stato un autentico piacere prendersi quel cazzone. Lo sentiva che non sarebbe stato come con quel vibratore troppo grosso per lei. Portò Marcello all’orgasmo e lo lasciò godere nella sua bocca. Una sborrata lunga e densa, che la sentiva impastarle la bocca in mille fili ogni volta che muoveva la lingua. Succhiava ancora per aiutarsi a ingoiare il frutto del suo lavoro.
    
    “Eh… ora mi ricambi il favore bello mio!!!” disse, prendendolo per mano e ...
    ... conducendolo in camera da letto.
    
    Socchiuse la porta, si sdraiò e aprì le gambe mentre Marcello si metteva di fianco a lei, baciandola dappertutto. Ci sapeva fare con le mani, l’amico: sapeva molto bene come toccare una donna, mentre le mani di lei non lasciavano il suo cazzone durissimo.
    
    Le mani di Marcello frugavano la vagina bagnatissima di Alice, e la sua bocca non mollava i capezzoli duri. Alice ansimava sotto quella dolce tortura, ancheggiando avanti e indietro. Voleva che lui la prendesse, ora. E ancora lui non lo fece: si inginocchiò di fronte a lei e la baciò, la leccò, la portò all’orgasmo, fino a farla tremare: era sempre così. Tremava sempre, quando la facevano venire. “Tac!!! Tac!!! Tac!!!”, faceva il suo bacino, scattando dopo l’orgasmo. Solo allora lui la penetrò: si mise di fronte a lei, le strofinò il cazzo sul clitoride, la eccitò ancora, entrò solo con il glande.
    
    “Fai piano che ce l’hai grosso...” disse. Ma rideva e non vedeva l’ora di essere presa da lui: solo con il glande dentro iniziava già a sentire un immenso piacere. Pensava avrebbe avuto bisogno di sfiorarsi mentre lui entrava in lei, ma niente: era troppo eccitata, e lui troppo delicato, per aver bisogno di aiuti extra. Il cazzo di lui in un solo movimento, costante ma delicato, entrò. E appena fu dentro, senza nemmeno doversi muovere, lei sentì subito piacere. Si sentiva aperta e riempita. Poteva percepire le pulsazioni delle vene del cazzo del suo amico spingere contro le sue carni. Lo ...