1. Sara – 03 – Il Boss di Franco


    Data: 24/05/2022, Categorie: Erotici Racconti Cuckold Racconti Erotici, Etero Tradimenti Autore: ZioPaolo, Fonte: RaccontiMilu

    ... controllarmi e mi uscì un gemito. Credo che questo fu la mia fine.”
    
    “Cominciò, infatti, ad accarezzarmi le tette, le prendeva a pieni palmi da sotto e le stringeva, non mi dava retta quando gli dicevo di lasciarmi, continuava imperterrito; da parte mia sentivo un gran benessere, mi piaceva, quel gioco mi stava eccitando. Mi mise le mani nella scollatura per prendere le tette direttamente, le strizzava con forza, mi tolse la maglietta, mi slacciò il reggiseno e mi alzò, mi tirò verso di sé e mi baciò con foga, la sua lingua mi entrò tutta ed io non ho avuto la forza di oppormi. Poi, rapidissimamente, senza che quasi me ne rendessi conto, mi tolse i leggins, gli slip e nuda come ero mi sdraiò sul tavolo, mi aprì le gambe e cominciò a leccarmi. Era delizioso. Lo vidi che si apriva la cerniera dei pantaloni ed estrasse il cazzo: era incredibilmente grosso, non lunghissimo, credo sia più corto del tuo, ma grosso, il più grosso che ho mai visto Non aspettò neanche un secondo, lo mise all’ ingresso della fica e me lo mise dentro, bagnata come ero non fece certo fatica!”.
    
    “Io ho goduto quasi subito, lui non durò molto, dopo dieci minuti, con un rantolo strozzato (penso per non rischiare di svegliare Franco), lo tirò fuori ed avvenne l’ incredibile: mi spruzzò dappertutto, sulla pancia, sulla faccia, sulle gambe una quantità pazzesca di sborra! Non avrei mai creduto che fosse possibile!”
    
    “Corsi subito in bagno, mi feci una doccia rapidissima, mi rivestii e tornai in ...
    ... soggiorno; anche Gianni si era sistemato e ci sedemmo sul divano; lui voleva toccarmi ancora ed anch’ io ero rimasta un po’ in mezzo al guado, quell’ unico orgasmo non mi aveva soddisfatta e poi volevo conoscere bene quel cazzo incredibile. Cos’ dopo poco glielo tirai fuori e cominciai a giocare. Lui, un po’ da cafone mi disse: ”Adesso che l’ hai provato, può darsi che te lo farò assaggiare qualche volta!” Non mi piacque, ma feci finta di nulla; però dopo pochissimo sentii il rumore della porta della stanza dove stava Franco e capii che stava tornando; ci sistemammo rapidamente e tutto fu OK.
    
    Tornammo a casa, Franco andò subito a dormire ed io, decisi di concedermi un momento solo per me: mi misi sotto la doccia calda, mi accovacciai facendomi scendere l’ acqua sul corpo ,e pensando intensamente a quel cazzo e a quella sborrata, mi feci uno dei più bei ditalini della mia vita.”
    
    “Vedi, Zio Paolo, a parte la scopata che non avrei dovuto fare, ma che ho subito perché io non ci pensavo nemmeno, però Gianni è un gran bell’ uomo, sempre mi aveva guardato con occhi “strani”, mi ha fatto bere e poi ha questo cazzo grosso come il tuo polso; a parte questo, dicevo, mi ha dato fastidio il suo atteggiamento, quasi mi volesse dire: “Adesso me la dovrai dare quando vorrò, altrimenti a Franco…..”. Non mi è piaciuto nemmeno un po’”
    
    L’ avevo ascoltata con attenzione, mi feci raccontare ancora un po’ di particolari e poi mi venne un’ idea.
    
    “Penso che ci possa essere una maniera per ...