1. Ci piace così. episodio 1


    Data: 24/05/2022, Categorie: Scambio di Coppia Autore: ReGiallo, Fonte: Annunci69

    ... parlavo ma lui aveva la bava alla bocca!”. Lei rideva sempre e mi diceva di smetterla, ma era chiarissimo che quei complimenti non le dispiacevano affatto. Non aveva certo capito, almeno inizialmente, che tutto quello che attribuivo alle voci e ai pensieri degli altri uomini, a ben guardare, erano soprattutto le mie di fantasie! Ci bastò però uscire insieme un paio di weekend e, dopo un bicchiere di vino di troppo, capimmo entrambe di avere in comune molte più cose che il luogo di lavoro.
    
    Ci divertimmo per un po’ solo io e lei; io lasciavo P. a casa e lei si liberava del suo ragazzo. Le nostre serate partivano sempre dal vino per poi finire in macchina in qualche parcheggio. Una volta, addirittura, in un motel. Ma quella sera le cose sarebbero andare molto diversamente dato che avevamo deciso di approfondire ancora di più la nostra conoscenza, presentandoci vicendevolmente anche i nostri rispettivi compagni.
    
    “Ma sei sicura che a tuo marito piacerò?”. Mi aveva chiesto qualche giorno prima.
    
    “Amore, ma scherzi? Hai presente come un uomo di cinquant’anni potrebbe vedere una come te? Sei bellissima. E comunque non pensare che non gli abbia fatto vedere già una tua foto”.
    
    “Ah beh quello anche io l’ho fatto con Marco, la sera in cui ci siamo ...
    ... scritti su whatsapp”.
    
    “E cosa dice lui?”. Avevo domandando io con la stessa sua preoccupazione, ma più motivatamente.
    
    “Marco è tipo fissato con…le milf? Posso dire così? Insomma sì, ti adora già”.
    
    “Beh, credo proprio di poter essere definita così in effetti! Bene, sono entusiasta; allora è deciso!”.
    
    A questo e a tutto il resto pensavo mentre mio marito guidava risistemandosi i pantaloni. Ormai eravamo arrivati; abbassai lo specchietto nella visiera e mi sistemai le labbra aggiungendo un piccolo strato di rossetto. “Sì”. Pensai specchiandomi. “Sono proprio una bella milf!”.
    
    La villetta era stupenda. Sembrava un’abitazione nata apposta per un incontro: era situata in fondo ad un vialetto, piuttosto lontana dalla casa più vicina e, come se non bastasse, circondata da una siepe che impediva la visuale su di essa e sul suo giardino. Se ricordava bene era stata un generoso regalo dei “suoceri”, anche se modesto se rapportato al patrimonio di famiglia di Marco. Riflettevo su queste cose per distogliere un po’ l’attenzione dagli altri pensieri. Allo stesso modo, mi schiarì la voce e suonai al campanello.
    
    “Siete voi?”.
    
    “Si tesoro apri!”. Mi voltai verso P. e gli sorrisi. “Pronto?”.
    
    “Issimo”. Mi baciò e attraversammo il cancellino.
    
    (continua) 
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