1. L’assistente nella guardia medica


    Data: 07/06/2018, Categorie: Etero Autore: migratore, Fonte: RaccontiMilu

    Per raggranellare un po’ di soldi avevo deciso di trovarmi un posto estivo per i mesi di luglio e agosto in una località turistica del sud, sul mare, con alloggio e paga interessante (almeno per me) per un medico di 30 anni ‘.Eravamo in due per tenere aperta a turno la baracca 24 ore su 24 aiutati da un paio di assistenti infermiere che comunque facevano orari di 8 ore e pure giorni liberi che si gestivano come volevano”
    
    Comunque Lara, l’assistente che la sorte mi aveva affidato era una morettina con i capelli lunghi, una scollatura interessante, ma soprattutto un culo notevole messo in luce (oh yes..) dalle mini che usava e da cui spuntavano gambe che avrebbero risvegliato un morto. Infatti ogni volta che la guardavo mi si rizzava il cazzo, Lei invece sembrava compiaciuta, ma non manifestava un particolare interesse, forse un paio di volte si era soffermata a scambiare due parole ma chissà perché. ‘Talvolta nel passare nello stretto corridoio dello stabile adibito ad ambulatorio ci urtavamo o meglio io la urtavo e cercavo di farle sentire il cazzo, ma lei non si scomponeva’..Anzi si allontanava sculettando e mi sembrava che si divertisse a farmi vedere le mutandine che indossava, avevo cominciato a scrivere un appunto sui colori che cambiavano ogni giorno’.Non lo faceva sicuramente a mio uso e consumo perché queste esibizioni erano una manna per i turisti che affollavano lo studio evidentemente non solo per punture di insetti, febbre dei bambini, eczemi da sole, lische ...
    ... di pesce conficcate nella faringe, cefalee dopo bevute da alcolisti cronici’..
    
    Una sera sul tardi ho ricevuto una donna scura di carnagione con un faccino da ragazzina, ma dalla tessera sanitaria risultava di 28 anni. Non era una bellezza solare, ma aveva qualcosa che la rendeva interessante e attraente. Ruppi il ghiaccio dicendole che era una donna che avrebbe ingannato e stupiti tutti per l’età. Mi rispose solo ” mi fa piacere che io le sembri così dottore’. La guardai fissa e Lei mi dedicò un bel sorriso; aveva una piccola bocca dalle labbra sottili, proporzionata alla sua bassa statura ai seni piccoli e alla minuta corporatura. Iniziai chiedendole che sintomi aveva e Lei accennò senza imbarazzo a dolori pelvici persistenti. Nel cercare di capire meglio le feci anche una domanda sulla sua vita sessuale e lei rispose senza imbarazzo che era venuta per farsi visitare e che io avrei capito il suo problema solo con una visita accurata. Quando mi misi ad auscultare il cuore mi resi conto che non aveva reggiseno e potevo sentire i suoi capezzoli, anzi toccandoli sopra la sottile camicetta mi accorsi che era eccitata, il mio cazzo era già duro e mi avvicinai perché notasse la forma che avevano presi i miei leggeri calzoni di lino’ non si mosse. Le chiesi allora di sdraiarsi sul lettino e la sua mano rimase vicino al bordo secondo me per poter toccare il mio pacco in crescita evidente. Non ritirò infatti la mano, anche se notai un’esitazione quando entrammo a contatto. Cominciai ...
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