1. Il foulard in boutique


    Data: 13/10/2017, Categorie: Etero Autore: blackjack81, Fonte: Annunci69

    Era una bella cinquantenne, una di quelle “che si mantengono”, come si dice. Aveva un negozio di vestiti, una piccola boutique nelle vie del centro di un paesino neanche troppo piccolo del Veneto. Le clienti non mancavano, ma non si può certo dire che navigasse nell’oro. Viveva, bene, del suo lavoro. Le piaceva condurre una vita raffinata senza eccessi. Una casa più piccola, ma arredata meglio. Meno soldi in banca, e un viaggio in più nello scrigno dei ricordi. Una donna così, sembrava normale e quando ti eri abituato all’idea e ti sembrava di afferrarla, capivi che era sempre un po’ più in alto. Piccolo borghese, ma con stile: a cavallo tra il "nostro" mondo e un altro fatto su misura.
    
    Entrai in negozio con mia moglie. Iniziai a studiare la situazione. Credo che i luoghi parlino molto di chi li abita, e immaginavo che fosse lei la padrona di quel posto.
    
    Tende dai colori pastello, tappeti per terra, sedie in legno lavorato per chi attendeva – ma era chiaro che nessuno lo aveva mai fatto, né certo sarebbe stato tollerato.
    
    Un tavolinetto con qualche rivista maschile da sfogliare per gli accompagnatori, e due specchi per le clienti.
    
    L’ambiente non era grande, ma confortevole. Credo che desse il meglio nei mesi invernali, quando lo avvolgeva un calore familiare.
    
    L., la proprietaria, ci sapeva fare. Parlava con mia moglie, la consigliava sulle ultime tendenze in fatto di moda. Si vedeva che ci si poteva fidare. Bastava guardarla. Le forme “da signora”, né grassa ...
    ... né eccessivamente magra. Il foulard arancio. I capelli lunghi, Gli orecchini non troppo pesanti e il trucco ben disegnato. E il profumo. Inebriante.
    
    Merita una descrizione a parte, il suo profumo. C’è forse qualcosa nelle donne che sfugge, e questo qualcosa spesso lo racconta il profumo.
    
    Di una femmina, l’essenza dice molto. I toni carichi raccontano di vita vissuta, di interiorità, forse di letto. La fragranza, il calore con cui si manifesta dicono quanto è caldo il corpo su cui è stato spruzzato. Il bouquet rivela l’intento di chi lo usa, se per abbellire…o per sedurre.
    
    Per il profumo di una donna potrei perdere la testa, mi dissi. Dice di lei quello che nessun uomo dovrebbe sapere.
    
    Di L. mi piacevano i modi. Era garbata, abbastanza precisa nel linguaggio senza risultare affettata, sicura. I gesti lenti, il portamento eretto. Le spalle proporzionate. La osservavo mentre sfogliavo distrattamente una rivista fra quelle sul tavolinetto dell’Ottocento. Non mi sarebbe dispiaciuto portarmela a letto.
    
    Uscimmo in un paio d'ore, ma tornai nel negozio giorni dopo. Avevo bisogno di un regalo, e mi sembrò il caso di provare a chiedere a lei il consiglio giusto per un’accessorio da regalare a mia moglie.
    
    Entrai, salutai, e mi chiese di cosa avevo bisogno. Le spiegai quel che cercavo, mi mostrò un paio di borsette e qualche foulard. Parlava, la ascoltavo e il suo profumo mi inebriava di nuovo. Cominciava a darmi alla testa, come il vino, mentre guardavo le sue labbra ...
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