1. Pari e patta


    Data: 14/05/2022, Categorie: Gay / Bisex Autore: Michellerimini, Fonte: Annunci69

    ... più restai fermo, inebetito, quando inginocchiandosi davanti al mio uccello, lo fece sparire nella sua bocca e incominciò a farmi un pompino. Ero arrapato avevo voglia di sborrare, era da più di un mese che mi serviva solo per pisciare. Forse sarà stato il vino, sarà stato non so che accidente, ma con quella lingua che mi leccava, la fava diventava più grossa nella sua bocca, calda, accogliente. Presi la testa di Gustav fra le mani e gliela spinsi verso i coglioni. Un conato di vomito lo costrinse ad allontanarsi:
    
    -“Che cazzo fai mi soffochi, stai fermo, faccio io!”
    
    Riprese la cappella prima con le labbra, poi con la lingua, stuzzicò il filetto arrivando giù fino a succhiarmi le palle.
    
    -“Stenditi!” Mi ordinò e ubbidii assaporando quel godimento inaspettato. Sbottonati i pantaloni, misi in mostra tutto il mio notevole armamentario che Gustav apprezzò buttandocisi sopra per continuare il lavoro incominciato. La mia voglia era tanta, ma ci sapeva fare il mio amico, quando arrivavo al culmine, si staccava.
    
    -“Cazzo, voglio sborrarti tutto dentro, togliti te pantaloni voglio impalarti.”
    
    Cercai di alzarmi e ribaltarlo ma mi tenne fermo:
    
    -“Voglio prima assaggiarti poi dopo vedremo, te l'ho detto che si gode con i pompini, no?”
    
    Con più rabbia glielo lo ficcai fino giù nella gola, e dopo pochi colpi, arrivato al capolinea, lo riempii di sborra che ingoiò tutta. Mi lasciai andare steso sull'erba. Gustav continuò a leccarlo fino alla fine pulendo tutte le pieghe del ...
    ... cazzo che piano stavano ammosciando.
    
    Sentivo, però troppa voglia ancora in corpo, mi piaceva farmi stuzzicare la cappella, lo lasciavo fare, nessuno mai mi aveva fatto un pompino così. Il pistolone riprese subito, a gonfiarsi. Gustav alzò la testa e mi sorrise:
    
    -“Vedo che apprezzi” Si distese di fianco a me continuando a smanettarmelo. Allungai le mani infilandole nei calzoni, per toccargli il culo. Si sbottonò lasciandomi con più facilità, arrivare al buco caldo e umido. Infilai un dito. Lo vidi fare una smorfia di piacere:
    
    -“Questa volta voglio avere di più”. Sorrise alla mia richiesta:
    
    -“Non sono abituato comunque proviamo, è piuttosto stretto”
    
    -“Ancora per poco!” Risposi.
    
    Ci togliemmo la camicia fradicia di sudore, buttati o pantaloni e le mutande, rimanemmo nudi sull'erba. Ero attratto da Gustav, forse sarà stata la novità, la lunga astinenza o la confidenza con quell'uomo che avevo mai visto sotto quell'aspetto, o solo perché mi trovavo al momento giusto per fare qualcosa del genere, lo abbracciai stringendolo e mi venne naturale baciarlo in bocca. Aveva il sapore della mia sborra. Mi arrapai ancora di più, strusciavo il cazzo sulla sua pancia mentre sentivo premere il suo sulla mia. Anche lui era ben fornito, poco più corto ma più grosso del mio, si faceva sentire e non avendo mai provato, scoprii che non mi dava fastidio come avrei pensato qualche tempo prima, ma anzi. Il contatto fisico della mia pelle contro la sua mi creava nuove sensazioni e mi ...