1. Un uomo inutile


    Data: 13/05/2022, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: slave75, Fonte: EroticiRacconti

    ... spuntano quattro legacci in cuoio, uno per ogni articolazione degli arti inferiori e
    
    superiori, caviglie e polsi.
    
    Da solo stringo le cinghie alle caviglie, poi attendo la mia Dea.
    
    Lei mi osserva arrogante, e, di scatto, si alza in piedi.
    
    I miei occhi incrociano per un attimo il Suo Volto bellissimo e luminoso, ma rapidamente abbasso la vista.
    
    La mia Dea si avvicina lentamente a me continuando ad aspirare piccole boccate di fumo. I Suoi altissimi tacchi a spillo, battendo sul pavimento, provocano un rumore
    
    che mi mette addosso una paura primordiale.
    
    Con calma incredibile mi lega i polsi mantenendomi le braccia allargate sopra le spalle. Ora sono completamente immobilizzato e in Suo Potere.
    
    -Benissimo.-sussurra piano.
    
    Mi passa una mano sul torace nudo e, subito dopo, spegne la Sua sigaretta poco sopra il mio ombelico.
    
    Lancio un urlo per il dolore, ma immediatamente mi ricompongo, soprattutto per non offenderLa con le mie lagnanze.
    
    La sento ridere, ridere di piacere.
    
    Ritornata in Sé prende due mollette metalliche a scatto e me le stringe sui capezzoli. Le mollette, dentate, affondano nella mia carne.
    
    Grido di nuovo e tento di liberarmi, ma è tutto inutile: i legacci potrebbero tener fermo un toro.
    
    La sento ancora ridere di piacere, ma so che non è ancora soddisfatta.
    
    Si riavvicina al mio corpo e attacca due grossi pesi alle due mollette che straziano i capezzoli.
    
    Il dolore, lancinante, mi fa sussultare.
    
    -Pietà, ...
    ... pietà!-provo a implorare, sapendo però che non ne otterrò.
    
    La mia Dea, infatti, torna alla carica con una sottile candela accesa nella Mano destra; con la Mano sinistra impugna il mio pene e comincia a versare sul glande
    
    scoperto gocce di cera bollente.
    
    Urlo nuovamente e, inutilmente, Le chiedo di smettere.
    
    -Smettere?-mi risponde dolce come una fanciulla.-Proprio adesso che inizio a divertirMi sul serio, schiavo?
    
    Posata la candela La vedo venire dinnanzi a me con una benda nera che mi lega sugli occhi: ora non posso più nemmeno vedere.
    
    La mia Dea inizia a girarmi intorno e il fatto di sentire i Suoi Tacchi a spillo battere ritmicamente sul parquet senza poterLa controllare visivamente è straziante.
    
    Questa tortura psicologica a volte è peggiore di quelle fisiche per lo stato di angoscia che trasmette.
    
    Ad un tratto il ticchettare dei Tacchi cessa ed io sento che la mia Divinità comincia a passarmi qualcosa sulla pelle di tutto il corpo. Dapprima la sensazione è di
    
    piacere ma successivamente comprendo con orrore che cosa mi sta massaggiando sull'epidermide: ortiche!
    
    Mi sta frizionando la pelle con frasche di ortiche fresche!
    
    La mia cute si riempie di pustole doloranti ed io reagisco alla tremenda tortura con inutili spasmi.
    
    Nella confusione sento indistintamente la mia Dea ridere, ridere, ridere.
    
    Dopo avermi ripassato tutto il corpo compresi gli angoli più nascosti come testicoli, ano e ascelle, finalmente, smette, ed io La supplico ancora di ...