1. Puttana... di nuovo


    Data: 13/05/2022, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Viola2, Fonte: Annunci69

    ... trovato il giocattolo giusto per me. Mi rivesto, aspetto che lo faccia anche lui. Poi mette in moto e mi riporta lì dove mi aveva trovata.
    
    - "Dì la verità, tu non sei una prostituta".
    
    - "Perché dici questo?".
    
    - "Perché le prostitute non lo fanno come lo fai tu. Non godono come godevi tu. Dai, dimmi, perché lo fai?".
    
    Faccio un mezzo sorriso timido, non rispondo. Non saprei cosa rispondere. In fondo ci aveva azzeccato in pieno. Per fortuna arriviamo in quell'istante, lo saluto e scendo dalla macchina.
    
    - "Aspetta", dice mentre sto per chiudere lo sportello. "Non ti ho pagata", continua.
    
    - "Tieniteli", rispondo chiudendo lo sportello andando via.
    
    Torno verso la macchina, ho ancora voglia ma anche stavolta ci sono rimasta troppo di merda. Vorrei restare ma preferisco andarmene, non mi piace più quella situazione, non voglio più fare questa cosa. È come se per mesi dentro di me ci sia stato qualcosa di incompiuto e rifacendolo adesso me ne sono liberata.
    
    Metto in moto e riprendo l'autostrada direzione casa, percorro qualche chilometro e ancora una volta, così come successo mesi fa, la spia della benzina si accende. Volendo posso arrivare a casa senza problemi, ma prendo quel suono come un segnale e così mi fermo al primo autogrill. È quasi l'1, entrando vedo il parcheggio dei camion mezzo pieno, vado più avanti e parcheggio davanti l'entrata del bar. Scendo dall'auto ed entro, c'è poca gente dentro, tutti uomini tra l'altro che quando mi vedono si girano a ...
    ... fissarmi. Punto dritta verso i bagni, lì dentro mi fermo a guardarmi davanti allo specchio. Mi vedo tremendamente sexy, mi piaccio. Non può finire così anche questa sera. Adesso si fa a modo mio. Tolgo lo slip e lo metto in borsa, poi esco. Vado verso la cassa superando il bancone dove due uomini stanno bevendo un caffè. Ne ordino uno anche io e mi sposto verso il bancone, mettendomi in mezzo a loro che tra l'altro non stavano neanche molto distanti l'uno dall'altro. Così facendo mi ritrovo appiccicata ad entrambi. Mi arriva il caffè, chiedo con un sorriso a uno dei due di passarmi lo zucchero e lui prontamente lo fa. C'è silenzio, mi sento osservata, mi viene da ridere ma mi trattengo. Bevo il mio caffè, ringrazio e saluto, uscendo e sculettando. Aspetto un po' fuori fin quando uno mi raggiunge. Un uomo, sui 45, alto 190 minimo, pelato, un bestione davanti a me che con questi tacchi in fondo tanto bassa non sono.
    
    - "Bella serata caldina", dice per attaccare bottone con un forte accento del sud.
    
    - "Già, molto".
    
    - "Ti rilassi un po' prima di riprendere il viaggio?", chiede.
    
    - "A dire il vero ho solo voglia di...fumare", rispondo facendo volontariamente una pausa prima della parola "fumare".
    
    - "Cazzo, purtroppo non fumo, ma se vuoi venire al mio camion c'è il mio amico che fuma".
    
    - "Volentieri", rispondo con un sorriso.
    
    Lo seguo e mi porta in mezzo a diversi camion spenti. Bussa al portellone e l'amico apre, rimanendo a bocca aperta non appena mi vede.
    
    - ...