Rosso vince_prima parte - Racconti Erotici

Rosso vince_prima parte

... bel culo.

Ogni tanto capitava qualche profilo più anonimo, ragazze decisamente più pudiche e quasi come se ci fosse una corrispondenza di sorta, la breve descrizione che davano di sé stesse cominciava ad essere più lunga e senza errori a dispetto delle coetanee più esibizioniste che si presentavano con emoticon a decoro di una sintassi che faceva accapponare la pelle. Inutile dire che io il like lo mettevo a queste ultime.

Continuai la rassegna di quei visi e quei corpi fino ad esaurire i profili suggeriti, quindi spinsi via il cellulare e ripresi a suonare, più annoiato di prima. Molto più seccato e sempre più stizzito.

Passarono poche ore, due veloci vibrazioni, le prime compatibilità, cioè le ragazze che avevano espresso lo stesso favore che avevo riservato io loro: come giocare alla roulette, scegli i numeri e poi ti affidi alla fortuna una volta che la pallina è stata gettata nel ciclone della rulletta. Cinque match, che fortuna sfacciata.

Cominciai a chattare con tutte: con Sara, una morettina dal taglio a caschetto e grandi occhi verdi, poche foto di cui una in intimo mentre abbracciava un gattino che mi colpì molto ma non certo per il micio; con Marika, una bella bionda molto procace dalle forme morbide e sempre vestita di rosso; con Annalisa, lunghi capelli lisci rossi e occhiali neri che le davano un’aria da prof, di quelle dei porno; con Erica, probabilmente una liceale, con una chioma riccia castana e due occhi azzurri molto dolci, forse troppo, ...

... quell’aria indifesa che non avevo mai ricercato in una ragazza; infine con Eleonora, universitaria di giurisprudenza con la mania per i selfie in bagno del quale mi persi ad ammirare le stupende finiture, segno che doveva esser di buona famiglia. Tutte belle ma quale di queste mi sarei potuto fare?

Decisi di scrivere a tutte tranne che ad Eleonora.

Ignorandola speravo di spingerla a scrivere per prima, prima o poi, quindi cominciai a chiacchierare con le altre se non fosse che dopo poco persi interesse sia per Sara che per Marika e ancora, dopo qualche altro messaggio, la conversazione cadde pure con Erica.

Continuai allora la corrispondenza al momento più interessante, quella con Annalisa. Appena ci presentammo mi confessò di avere un debole per i musicisti ed ecco spiegato perché le era partito un like facile e poiché mi era parsa subito parecchio espansiva, io le confessai di adorare le belle ragazze con gli occhiali e la provocante aria da professoressa severa. Apprezzò il complimento con un certo imbarazzo.

Ci scrivemmo per ore. Da che avevamo iniziato a conoscerci, ora si era sciolta tutta la timidezza come neve al sole, così piano piano si era aperta al dialogo e trattavamo con noncuranza argomenti anche molto personali, sempre più personali fino a che le chiesi di vederci. Fissammo un appuntamento per martedì, ed era solo domenica. Le proposi di incontrarci alla serata inaugurale di un locale del centro visto che il progetto degli interni lo avevo realizzato ...