1. Geisha


    Data: 12/05/2022, Categorie: Lesbo Autore: Yuko, Fonte: EroticiRacconti

    È ancora buio quando entro in stanza. A piedi nudi, leggera, non faccio alcun rumore per non svegliarti. Accendo alcuni incensi mentre un CD di musica celtica inizia a diffondere, discreto, suoni di arpa soffusi.
    
    Riattizzo il focolare con alcuni grossi ciocchi di legno. Non serve un fuoco vivido, non la sua luce.
    
    Ma un soffuso rossore e un lento calore che ti penetri nell'anima portandoti pace.
    
    Socchiudo un poco le ante per lasciare filtrare le luci che germogliano annunciando la nascita del giorno. L'odore dell'erba bagnata, il fruscio del vento fra i larici si insinuano furtivi, mescolandosi al sottile lamento della pioggia autunnale.
    
    Una brezza frizzante serpeggia verso il tuo letto, dove, sotto una spessa trapunta, il tuo corpo nudo sta per abbandonare il sonno.
    
    Esco e ritorno con un vassoio; una teiera con acqua bollente sublima l'aroma del the ai fiori di loto che ho preparato per la mia padrona.
    
    Biscotti al burro della Scozia, il sentore del caffè e del pane tostato, la crema nei croissant, il miele di acacia, di castagno e di agrumi perchè il tuo gusto possa spaziare tra gli aromi della natura.
    
    Uova e bacon croccante perchè tu possa scegliere tra mille possibilità.
    
    Sono di fianco a te quando apri i tuoi occhi; so che vuoi vedere il mio volto appena ti svegli.
    
    Affinchè la mia immagine ti accompagni prima di addormentarti e ti nutra appena fa luce.
    
    Come tu mi vuoi, sono nuda nel piccolo grembiule.
    
    Il profilo delle mie cosce deborda ...
    ... dal tessuto, le anche larghe si stringono a goccia verso le piccole caviglie; il mio seno fa capolino, avvolgendo la stretta pettorina, così che tu mi possa vedere e desiderare.
    
    La mia pelle bianca nella penombra della tua stanza ai primi raggi dell'alba.
    
    Apri gli occhi e sorridi nel vedermi in piedi vicino a te.
    
    Mi fai cenno di girarmi perchè vuoi vedermi il sedere.
    
    Ti sporgi per vedermi i piccoli piedi nudi sul pavimento di legno.
    
    Il fuoco si è impossessato di un ceppo e scoppietta con luci guizzanti che danzano sul soffitto.
    
    Ti avvicino il vassoio del te e dei dolci, mentre tu col dito vuoi toccarmi il seno.
    
    Il contatto con la mia pelle mi contrae le areole scure, che si gonfiano in cerca dei tuoi baci, porgendoti i capezzoli.
    
    Sgusci dalla trapunta, tra lenzuola di lino, sei nuda tra le candide coltri ed improvvisamente provi freddo.
    
    Il tuo seno è grande e bello, asseconda i tuoi movimenti, non si piega sul petto.
    
    Le tue areole sfumano nel colore chiaro della pelle; adoro le piccole lentiggini intorno alle tue areole. Il fuoco nel camino brilla di riflessi color rame sulla pelle del tuo corpo.
    
    Mangi, ti nutri, mentre io gioisco della tua soddisfazione. Mi guardi, mi squadri dalla testa ai piedi.
    
    Ora vuoi che io sciolga i capelli, me li sposti sulla spalla.
    
    Di colpo il grembiule di pizzo nero ti importuna, mi fai cenno di girarmi e me lo slacci.
    
    Il grembiule cade per terra, mi accarezzi il sedere, seguendo la piega tra i glutei e ti ...
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