1. Io, mia moglie, il dio greco e la trans


    Data: 11/05/2022, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: diklover, Fonte: Annunci69

    ... noiose serate con i miei genitori e cominciando piano a entrare nell'atmosfera che c’era in casa nostra adesso, conclusi senza esitazioni che casa nostra adesso mi piaceva, anzi mi eccitava. Un marito a dir poco eccentrico, un Brad Pitt casareccio che mi faceva bagnare solo a guardarlo e una trans graziosa dal seno gonfiato. C’era forse da chiedere dove mi sentissi libera di essere me stessa?
    
    La cena fu squisita come il solito, e anche la conversazione filò liscia tra battute e risate, con continui ammiccamenti tra me e Manuel. Dopo ci sedemmo sul divano e Lucrezia ci servì in bicchiere di cognac, poi si mise cavalcioni sopra mio marito e cominciò a slinguazzarlo senza curarsi di noi. Quando cominciarono a palparsi il cazzo senza remore io mi sentii quasi di troppo, Lucrezia dovette intuire il mio disagio e guidò mio marito in camera da letto, lasciando però la porta aperta. Io e Manuel ci guardammo e ci prese la ridarella. Io però ero in astinenza da più di un mese, e quando capii che Manuel non era l’amante di mio marito, non potevo lasciarmi scappare un ragazzo così bello. Niente più giochetti tra noi, gli misi una mano diretta sulla patta dei pantaloni e gli palpai il cazzo. Lui mi attirò a sé e mi baciò avidamente. Il sapore del cognac nella sua bocca mi eccitò ancora di più. Lo volevo nudo, volevo ammirare la sua bellezza intera, così gli tolsi la maglietta e gli sfilai i pantaloni e le mutande. C‘era da avere un orgasmo solo a guardarlo, il torace era un fascio ...
    ... di muscoli, le cosce possenti da atleta e il cazzo ritto e imperioso sembrava aspettare solo la mia bocca e la mia fica. Lo feci stendere sul divano e iniziai a baciarlo sul torace. Lui mi portò una mano sul cazzo ma io volevo cucinarlo a fuoco lento e gli grattai le palle gonfie, allora mi rigirò all'indietro e mi fece alzare il bacino, poi tuffò la faccia tra le mie cosce e infilò la lingua a punta nella mia fica aperta e bagnata. Allungò le mani per strizzarmi le tette mentre con la lingua andava un po' dentro, un po' sul clitoride e un po' sulle grandi labbra. Non ci misi molto a squirtare sulla sua faccia già bagnata non so quant'altro succo di fica. Lui ruggì come un leone e mi dette dei piccoli morsi nell'interno coscia. Rimasi come stordita per qualche minuto poi andai in bagno. Manuel entrò mentre ero seduta sul bidè a lavarmi la fica e si mise a urinare con un getto a cascata.
    
    «Rinfrescala bene, che stanotte dovrà battagliare». Disse sorridendo.
    
    «Sì Manuel, voglio che mi scopi per tutta la notte». La mia voce tremava dal desiderio.
    
    Manuel mise il suo bel pisello sotto il rubinetto del lavabo e si lavò la cappella.
    
    «No, aspetta. Vieni qua che voglio lavarlo con la lingua, non ho ancora assaggiato il tuo cazzo».
    
    Gli succhiai il cazzo dolcemente, tirando indietro la pelle per stringere con le labbra la cappella e ripassarla con la lingua. Seduta sul bidè però ero scomoda, allora lo riportai sul divano tenendolo per la mazza carnosa. Lo feci stendere e ...
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