1. Io, mia moglie, il dio greco e la trans


    Data: 11/05/2022, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: diklover, Fonte: Annunci69

    ... enorme bastone è stata delicata pur sentendomi poi dilaniare l’ano, però poi mi stantuffava a lungo perché non veniva mai. Io ero già venuto due volte, disteso sul tavolo del salotto con un cuscino sotto il culo, con lei che mi scopava alternando ritmi lenti a più veloci facendo ballare le sue grosse tette e segandomi con mano sapiente. Poi quando finalmente veniva le piaceva strusciare il cazzo sul mio mischiando così i succhi dei nostri orgasmi per poi impastare il tutto con la mano e leccandola avidamente. Come facevo a rinunciare a Lucrezia? Lei mi aveva aperto le porte del paradiso e sarei potuto divenire il suo schiavo amoroso. Ma lei non voleva dominarmi, voleva solo farmi godere e insegnarmi un po' di maestria nella ricerca del piacere.
    
    Ieri sera mi ha telefonato mia moglie Mara, ed è stato un tonfo al cuore. Abbiamo parlato a lungo e ci siamo chiariti. anch'io sento la sua mancanza, così abbiamo deciso di tornare a vivere insieme. Lei ha detto che dopo tanto pensarci mi vuole bene così come sono. La promessa che ci siamo fatti è che ognuno può scegliersi gli amanti che vuole e possiamo scambiarceli solo se questo non ci ferisce, e abbiamo giurato di non farci mai del male ma di convivere curando i desideri e le attenzioni dell’altro. Così domani sera tornerà a stare con me.
    
    Mara – Prima di aprire la porta di casa avevo il batticuore. Con Piergiorgio c’eravamo chiariti e mi era sembrato sincero, ma io ero comunque nervosa. Poi mi decisi ed entrai. Dallo stereo ...
    ... la musica dei Pink Floyd suonava a medio volume, e sul divano erano seduti un ragazzo e una ragazza che non conoscevo. Il ragazzo si alzò e venne per stringermi la mano e prendermi la valigia. Provai subito un brivido che salì dalle cosce fino alla mia passera. I nostri sguardi si fissarono e poi sorrisero. Era bellissimo! Un dio greco ridisceso in terra, e il mio perizoma si era bagnato nel solo vederlo e toccargli la mano. Almeno mio marito aveva gusto nello scegliersi i ragazzi. Piergiorgio era in cucina che si districava con destrezza tra i fornelli. Indossava un grembiule nero con dei fiori rossi e aveva gli occhi rimarcati con il kajal. Quando mi vide mi corse incontro e mi abbracciò commosso, poi mi disse di stare tranquilla che quella serata era in mio onore. Mi presentò il bel ragazzo come il suo collega Manuel, e mi sentii di nuovo fremere tutta, poi Lucrezia come un’amica conosciuta da poco. Mi sedetti tra loro due sul divano e la ragazza andò in cucina per aiutare mio marito. C’era come una forza in me che mi spingeva a palpare Manuel, allora mi alzai e andai in cucina ad aiutare a preparare la tavola. Quando Lucrezia si assentò per andare in bagno dissi a mio marito che la ragazza aveva come qualcosa di strano. Lui si avvicinò e sussurrò al mio orecchio:«È vero, ha più di venti centimetri di cazzo che gli penzola tra le gambe». Poi mi strizzò l’occhio in segno d’intesa. «Ecco perché se l’è scelta come amica!». Pensai io, senza però dire nulla. Ripensando poi alle ...
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