1. Come è cambiata la mia vita


    Data: 10/05/2022, Categorie: Trans Autore: Antonellina, Fonte: EroticiRacconti

    Certi incontri ti cambiano la vita. Ad un tratto, quando non te l'aspetti, per effetto di qualcosa di casuale tutto si trasforma, dentro di te e fuori di te. Non è vero sorelline trans e travestite? E lo chiedo anche a voi, maschioni sempre arrapati oggetto dei nostri desideri. Vi è capitato? A me si e ve lo racconto.
    
    Passavo tutti i giorni e buona parte delle notti a guardare su internet video porno, soprattutto di ladyboy, e a chattare in chat per adulti. Il mio desiderio di essere femmina e di prendere cazzi era incontenibile. Ma ero timidissima per realizzarlo. Un giorno mi feci coraggio ed entrai in un sex shop. Fui attratta da falli di gomma, vibratori, plug e stimolatori anali vari, oltre naturalmente che dai vestitini sex, calze, perizomini da fare impazzire. Il commesso mi seguiva con lo sguardo, ma me ne accorsi dopo perché ero troppo presa dall'entusiasmo. Al suo sguardo divenni rossa come un peperoncino. Non risposi neanche alla sua domanda, accompagnata da un gentile sorriso: "Che cosa desideri? Posso esserti utile, signorina?" Me ne scappai fuori col cuoricino che pulsava come e avessi commesso chissà quale peccato.
    
    Ma fuori mi aspettava una signora che aveva assistito con interesse alla mia incursione nel sex shop. Aveva poco più di cinquant'anni,era vestita con un abito celeste scollato e molto attillato, abbastanza corto, calze nere, tacchi a spillo.
    
    "Ciao tesoro, ti ho visto sai, oh come eri interessata a guardare tutta quella roba tanto ...
    ... cara a noi femminucce!". Ero molto imbranata, non mi aspettavo quell'approccio così diretto e spontaneo. Non seppi dire nulla. E lei: "Ti vergogni, tesoro? guarda che non c'è nulla di male a guardare certe cose"
    
    "Lo so, lo so" balbettai impaurita.
    
    "Sei davvero dolcissima, tesoro, Come ti chiami?"
    
    "Antonello" risposi sempre più presa dal panico.
    
    "Dai, tesoro, lo so che tu sei Antonella...di certe cose me ne intendo" e cominciò a sorridermi con una certa malizia.
    
    Mi prese la mano e mi disse: "Che bella manina che hai, piccola piccola, sei proprio un gioiellino"
    
    Mi emozionai un po' e la sua simpatia, la dolcezza con cui mi trattava, alla fine mi fece sciogliere.
    
    "Hai paura di me, Antonella? mica ti mangio"
    
    "No, signora, no", e un sorrisino si stampò naturale sul mio volto di ingenuo coniglietto.
    
    Indossavo una camicetta bianca e dei jeans attillati fucsia,ai piedi sneakers sul rosa, i capelli lunghi annodati col codino, pearcing su un orecchio e sul naso.
    
    "Mi scusi, signora, se sono sembrata scorbutica: sono molto timida"
    
    "Dai, Antonella, non essere timida e non chiamarmi signora, sono Vanessa. Diciamoci del tu"
    
    "Sì, Vanessa, io sono Antonella"
    
    "Brava Antonella, così mi piaci, devi essere sincera con me, non nasconderti: sei così femminuccia! Sono sicura che diventeremo amici"
    
    Ci stringemmo la mano. Me la strinse in un modo molto strano (poi avrei capito perché) solleticandomi col dito medio il palmo della mano.
    
    "Quanti anni hai ...
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