1. Acqua dell'Elba. Musica notturna


    Data: 09/05/2022, Categorie: Sentimentali Autore: PabloN, Fonte: EroticiRacconti

    La giornata è stata lunga. Alzata alle cinque, viaggio fino a Piombino. Poi imbarco e traversata.
    
    Sistemati in Hotel usciamo per un giro in paese.
    
    Il posto ci piace molto. Ricorda Camogli, con le sue case colorate prospicienti la spiaggia di sassi. L’acqua poi, limpida da vedere il fondo come fosse solo una lastra di vetro appoggiata.
    
    Il lungomare è costellato di localini, ci fermiamo per un caffè e un dolce. Gustiamo la calma del momento, la possibilità di godere del mare, del vento e della presenza l’uno dell’altra. Ti guardo nel sole, i capelli mossi dalla brezza. Ribelli, come te. Li adoro, anche se tu ti ostini a dirmi che li vorresti diversi.
    
    Ci sfioriamo le mani, i fianchi si appoggiano mentre camminiamo lenti e pigri. Un mio braccio ti cinge e trattiene accanto a me. Assaggio il croissant dalle tue labbra, dalla tua bocca. Gesti che recuperiamo dal cesto dei nostri desideri.
    
    Dopo cena torniamo in Hotel, una doccia e ci mettiamo a letto. Io nudo, come sempre in estate.
    
    Tu hai messo dei pantaloncini e una canotta. Ti guardo un attimo.
    
    -Non ti sembra di essere troppo vestita? – ti chiedo.
    
    - Mi sa che hai ragione. Fa un caldo! E poi tu sei sempre un termosifone- mi rispondi guardandomi. Vero, il mio corpo produce sempre calore. Per fortuna che il carattere schizoide ed orale dovrebbe avere mani e piedi freddi!
    
    - Dai aiutami- mi dici.
    
    Prendo il bordo inferiore della canotta e la sollevo fin sopra la testa. I seni si scoprono, morbidi ed ...
    ... invitanti davanti i miei occhi. Non resisto e li bacio, succhiando appena i capezzoli.
    
    - Ehi non ti distrarre!- mi redarguisci, ma senza troppa convinzione.
    
    Ora tocca ai pantaloncini, sotto i quali nulla copre il tuo pube e la forma rotonda del sedere. Sfilarli è un piacere da assaporare lentamente. Guardo la tua fica fresca di doccia,carnosa e calda. Sono già pronto a tuffarmi tra le sue labbra umide per assaporarne il nettare,ma mi fermi.
    
    - Amore no dai, sono troppo stanca. Possiamo stare solo vicini?-
    
    Inutile negare che avrei fatto l’amore volentieri, ma faccio buon viso a cattivo gioco e ti accolgo tra le braccia. L’amichetto la sotto aveva già preso vigore, ma per questa volta dovrà rassegnarsi.
    
    Ti addormenti in cinque minuti, mentre la mia mano ti accarezza dalla testa ai fianchi, piano piano su e giù, seguendo la linea della schiena, sfiorando le spalle, fino alle curve del tuo sedere.
    
    Anche io sto per cedere al sonno quando un suono attira la mia coscienza residua. Un mugolio, sommesso, seguito da silenzio. Suono e silenzio si alternano. Non mi ci vuole molto per capire che qualcuno sta facendo quanto avrei voluto fare anche io.
    
    Resto in ascolto. Socchiudo gli occhi mentre immagino che a produrre quella musica di corpi e respiri siamo noi.
    
    A gemere ora è decisamente una donna. Mi immagino disteso tra le tue cosce a lambire con la lingua il clitoride, piccoli colpi veloci alternati ad altri più lenti. I movimenti del tuo bacino mi danno il ritmo del ...
«12»