1. Non ho bisogno di lui.


    Data: 21/04/2022, Categorie: Trans Autore: Simona_O, Fonte: EroticiRacconti

    Aprile 2000. 31 anni. Sono una donna. Niente piu' parti da liceale o universitaria. Ma ce ne sono ancora molte da recitare.
    
    Sono nella sala d'aspetto dello studio di Franco. Il mio amico Franco. Il mio carissimo amico Franco. E' anche il mio ginecologo. Ci vediamo spesso. Per decisione di entrambi.
    
    Io ogni settimana devo fare delle analisi. Complete. Il piu' complete possibili. Il fatto che giochi alla roulette russa quando faccio sesso non implica necessariamente solo incoscienza o follia.
    
    Tutto deve essere continuamente sotto controllo.
    
    Franco mi aiuta in questo. Non solo con le analisi di laboratorio ma anche con visite specialistiche.
    
    Sa cosa faccio. Per questo mi segue scrupolosamente. No, non e' vero. Non solo per questo. Si era innamorato di me. Il mio dottorino. Cosa chiedete? Se era successo lo stesso a me? Che curiosi! Beh... diciamo che mi piaceva. Diciamo che mi dava un senso di normalita' nella follia delle mie frequentazioni.
    
    Il fatto e' che io non sapevo piu' distinguere fra normalita' e diversita'. Questo era io mio problema.
    
    Mi chiama in studio. Quando entro e chiudo la porta ci abbracciamo e sorridiamo. Mi spoglio. Mi accomodo sul lettino. Allargo le gambe e lo osservo "armeggiare" con me e dentro di me.
    
    Mi fa rivestire e mi accomodo alla sua scrivania.
    
    La solita domanda "non credi sia venuta l'ora di smettere? Ti rendi conto dei rischi che prendi?"
    
    La solita risposta "sei il solito esagerato! Certo che mi rendo conto. Fra ...
    ... poco smetto"
    
    Rimane in silenzio.
    
    Io allora ne approfitto e gli chiedo "sei ancora arrabbiato con me? Guarda che mia zia scherzava. E' fatta cosi'. Non devi prendertela, dai. Non fare il noioso" e accompagno queste parole con un sorriso di incoraggiamento.
    
    Lui mi guarda sorridendo. Ma e' un sorriso triste. "Tu proprio non ti rendi conto. Non ti rendi piu' conto di nulla. Sono preoccupato per te Simona"
    
    Lo guardo ma, in effetti, non capisco cosa vuole dire.
    
    "Tu proprio non ti rendi conto della follia della tua vita. Per te e' tutto normale. Ma ti sei gia' dimenticata di cosa e' successo a casa tua?"
    
    Io lo guardo e sorrido "e cosa e' successo? Per lo scherzo di mia zia? Ma dai, rilassati. Mi sembri un bambino di 10 anni"
    
    Mi guardava incredulo. Mi guardava come si sarebbe osservato un alieno appena atterrato da un Ufo.
    
    "Quindi tu mi stai dicendo seriamente che sono io ad essere un bambino e che la mia reazione e' stata sproporzionata all'evento successo?"
    
    Feci di si con la testa.
    
    "Cristo santo. Scusa l'imprecazione ma... tu non ci sei piu' con la testa. Ma ti rendi conto?
    
    Avevamo passato la notte insieme. A fare l'amore. Per me almeno era stato cosi'. Eravamo nudi sotto le lenzuola e io ti osservavo dormire. Il tuo viso sicuro e sprezzante quando dormi si trasforma in un'espressione da bimba. Sei adorabile.
    
    Sento aprirsi la porta e vedo tua zia in vestaglia con i seni in bella mostra che entra in camera tua come fosse la cosa piu' naturale del ...
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