1. Lalla(e).


    Data: 04/06/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Autore: scaaty, Fonte: RaccontiMilu

    ... al culo.
    
    La ritraggo subito, spaventata.
    
    Il mio buco &egrave morbido, caldo, aperto, largo.
    
    – ecco fatto ‘ lo sento dire, divertito ‘ adesso puoi dire che ti hanno rotto il culo’ se mai qualcuno te lo chiedesse, eh –
    
    Non resisto.
    
    Mi alzo.
    
    Gli salto addosso.
    
    Cerco di colpirlo con i pugni, i calci, le unghie.
    
    Grido, lo insulto, urlo.
    
    A all’improvviso lui, che era stato fermo, parando i miei colpi con le mani, scatta.
    
    &egrave veloce, rapido.
    
    Con una mano mi afferra il collo, con l’altra i capelli.
    
    Mi ribalta sul letto in un unico, veloce movimento.
    
    Mi schiaccia la faccia sul cuscino.
    
    Io provo a muovermi ma basta una pressione sul collo per farmi capire che devo stare ferma.
    
    Ho paura.
    
    Si avvicina al mio orecchio.
    
    – adesso ascoltami, troia – sussurra
    
    – se provi ancora una volta a colpirmi, succedono due cose. Primo ti faccio male. Tanto male. Secondo, raccogli i tuoi stracci e ti levi dai coglioni, e io invece di inculare te mi inculo la tua vita. Chiaro? –
    
    Io ...
    ... annuisco, per il poco che riesco a muovermi.
    
    Mi fa male al collo, e ho paura, davvero paura.
    
    – secondo. Se pensi che esserti fatta scopare il culo per due minuti sia la cosa peggiore che ti succederà qui, hai capito male. Che cazzo, credevi davvero di cavartela con un pompino fatto male e una mezza scopata alla missionaria? Ho altri progetti per te, signorina –
    
    Mi lascia andare, si alza.
    
    &egrave in piedi, accanto al letto.
    
    Il cazzo duro.
    
    – e adesso, mi chiedi per piacere di scoparti il culo –
    
    – cosa?????? –
    
    – adesso. Mi chiedi. Cortesemente. Di scoparti. Il culo. Oppure te ne vai, per sempre –
    
    Ci metto un minuto, forse due, forse dieci.
    
    Restiamo lì.
    
    Nella camera, nudi, nella luce.
    
    In silenzio.
    
    Lui in piedi, con il cazzo dritto, io nel letto, con la faccia rivolta verso la parete.
    
    – per piacere’ – sussurro
    
    – sì? ‘ mi chiede lui
    
    – per piacere’ –
    
    non ce la faccio.
    
    Non ce la posso fare.
    
    Non ce la faccio.
    
    – mi’ miscopiilculo ‘ butti fuori, tutto d’uno fiato. 
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