1. 13 – Forica: In bagno


    Data: 03/06/2018, Categorie: Etero Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu

    Il ritorno a casa dalla pineta lo facemmo con le mie dita nella sua figa umida.
    
    “Continua toccarmi. Tienimi dentro le dita. Le voglio sentire mentre guidi. Voglio sentire le vibrazioni dovute alla strada”
    
    “… e se ti vede qualcuno?”
    
    “Amore caro, si dovrà fare una bella sega. Però a pensarci su, lo vorrei proprio vedere con il cazzo in mano a farsela”
    
    La lasciai sotto casa dopo averla ancora una volta sgrillettata senza orgasmo. Lei era esausta.
    
    L’indomani sera, dopo cena, non vedevo l’ora di incontrare con Forica, alle 19.
    
    Era il mio giorno di riposo e dopo una giornata passata tra uffici ed incombenze varie andai a casa sua.
    
    Mi ricevette avvolta in una vestaglia per andare in bagno, ci abbracciammo e disse che era felice, felice più che mai, che fossi li.
    
    Lei capì subito la mia stanchezza fisica e mi fece distendere sul lettone che è stato campo di tante battaglie amorose tra noi due ed anche con altri.
    
    Mi denudai in un attimo. Il caldo dell’ambiente mi consentiva di rimanere nudo disteso sul letto. Lei andò in bagno e torno dopo pochi istanti per coccolarmi accarezzandomi con le sue mani. Un massaggio defatigante fatto sul torace a scendere fino all’inguine e poi giù sulle gambe. Mi voltai con la pancia in giù e lei proseguì eseguendo lo stesso massaggio. Passava dai piedi fin sul collo ora lentamente ora rapidamente su ogni punto del mio corpo. Stavolta le dita si infilarono tra i glutei e stuzzicarono senza soffermarsi anche il mio buchetto ...
    ... posteriore.
    
    Mi allargò le gambe per accarezzarmi l’interno delle cosce e accarezzo anche i testicoli, dolcemente come si fa con i bambini piccoli.
    
    Non parlavo, era lei a parlarmi ed a dirmi che ero stato bravissimo con lei, che possedevo una mente straordinariamente capace, che ora si sentiva sollevata e finalmente libera, il più bel regalo che potessi fargli è stato di farle sentire l’amore non solo come sentimento ma anche come unione dei sessi. Mi disse che stimava molto la mia capacità di convinzione tanto che, forse, se al posto mio ci fosse stato un altro uomo, non avrebbe mai accettato di amare un’altra donna e non avrebbe sopportato che io la penetrassi con il sesso in sua presenza
    
    Credimi io ti amo per tutto questo. Io sono tua e mi sento piena di te in ogni parte di me stessa. Non sono gelosa perché da te ho tutto. Senza di te avrei non avrei conosciuto le altre parti del paradiso.
    
    Quelle parole dette di getto non chiedevano replica erano solo una dichiarazione d’amore.
    
    Mi voltai e si mise sopra di me.
    
    La vestaglia mi avvolse e le mie mani andarono ad abbracciarla per un bacio lunghissimo in cui le nostre salive si mischiarono e confermarono che eravamo fatti uno per l’altro.
    
    Mi spogliai totalmente in un attimo.
    
    La seguii, nudo con il mio sesso svettante e rigido, nel bagno. Mentre si lavava i denti mi chinai da dietro sollevandole la vestaglia la baciai sul sederino; le feci divaricare le gambe e le leccai la fighetta ma ero scomodo. La feci ...
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