1. Jotaro, il mio amore giapponese - Capitolo 7


    Data: 03/06/2018, Categorie: Anale Masturbazione Gay / Bisex Autore: aramis45, Fonte: xHamster

    ... C’era molto stress e mi dispiaceva per i miei genitori che dovevano sopportare le cazzate che Roby combinava a scuola. Io facevo quello che potevo per cercare di ridurre la tensione anche se loro non riconoscevano i miei sforzi, di solito lo facevano più tardi.
    
    “Ti senti bene?” Mi chiese Jotaro un pomeriggio di maggio dopo avermi fatto un massaggio intenso.
    
    “Decisamente!” Sospirai: “Dovresti farlo ai miei genitori.”
    
    “Questa è un'idea, ma non potrei spingermi così in là come faccio con te, amore. Comunque sono sicuro che l'apprezzerebbero. Ti mostrerò come massaggiare il collo e trovare sulle spalle le aree giuste per rilassarli.”
    
    Quella notte mi insegnò ed io lo feci a mio papà. Lo rilassai tanto che riuscì a dormire davvero per la prima volta dopo secoli. Gli piacque e quindi lo feci alla mamma. Non dovettero chiederlo una seconda volta, lo facevo automaticamente quando loro erano sulle loro sedie favorite a guardare la tv. So che li aiutai moltissimo.
    
    Il sesso tra me e Jotaro rallentò per un po’, lui sapeva perché e non si preoccupava. Le poche volte che lo facevamo era come essere in paradiso. Amavo baciarlo e toccarlo, lui amava stringermi e leccare ogni parte di me. Io amavo succhiargli i capezzoli, i rilievi così duri ed eretti, lui amava leccarmi e succhiarmi le palle. Amavamo il 69 e succhiare il cazzo duro dell’altro. Lui diventava molto focoso mentre mi inculava, io amavo sentire il suo cazzo rigido muoversi dentro di me. Anch’io diventavo focoso con ...
    ... l’uccello profondamente dentro di lui. Era una profonda, gioiosa comunione che ambedue amavamo condividere. Ci faceva sentire bene essere uno con l'altro. Feci tesoro di quei momenti ed ancora ne faccio.
    
    “Come ti va, amore?” Bisbigliò Jotaro nel buio della sua stanza.
    
    “Questa notte è meravigliosa, essere qui da solo con te ed essere amato da te.” Bisbigliai.
    
    Sentii le sue labbra premere sul lato del mio collo, spedendo brividi su e giù lungo la mia spina dorsale.
    
    “Tu mi fai sentire completamente innamorato.” Lui bisbigliò, le sue dita solleticarono sotto le mie palle.
    
    “Oh, baby, che.... che bello!” Mi lamentai.
    
    Rotolammo insieme, le nostre labbra si incontrarono e danzarono insieme. Sentii il tocco della sua lingua nella mia bocca e le sensazioni erano meravigliose. Dimenticai chi ero e mi sentii fuso in lui. Era come se fossimo diventati una cosa unica, il nostro amore ci portava in quel luogo e tempo, un luogo dove il tempo si fermava perché gli innamorati godessero dell'altro. (Non posso fare a meno di piangere un po’ alle emozioni che sto sentendo.) Jotaro sapeva, capiva quello che sentivo e lo stava anche sperimentando. Non importava quante volte facevamo l’amore, ogni volta che lo facevamo era come la prima volta.
    
    Mio zio Gianni arrivò la seconda settimana di giugno. Io l'avevo incontrato solo una volta ed ero estremamente felice di vederlo; anche lui lo era. Quando Roby capì quello che stava su succedendo, si s**tenò. Ma finì molto presto, ricordo ...