1. Resa dei conti


    Data: 12/10/2017, Categorie: Cuckold Etero Autore: esperia, Fonte: RaccontiMilu

    L’uomo entrò nel bar, si guardò intorno e si avvicinò al tavolino in fondo, in un angolo oscuro, dove lei era seduta aspettandolo. In un altro angolo due ragazzi assistevano alla partita del Milan trasmessa da un piccolo televisore.
    
    Lei era vestita in modo molto elegante, un tantino provocante, ed era bellissima anche se aveva partorito da poco. L’uomo non la vedeva da mesi ed improvvisamente aveva ricevuto una chiamata nella quale lei lo pregava di volerla incontrare. Per parlare, diceva, per chiarire, per superare le difficoltà, per tornare insieme, in definitiva.
    
    Ed ora era là, seduto a un tavolino davanti alla donna che aveva amato come nessun’altra, completamente, senza limiti, alla follia.
    
    Finché lei non gli aveva spezzato il cuore.
    
    La bar-woman servì i cappuccini che aveva ordinato e per un momento nessuno parlò mentre versavano lo zucchero e rimescolavano in silenzio.
    
    Poi finalmente lui prese l’iniziativa:
    
    – Hai detto che volevi parlarmi. E allora parla, forza.
    
    Lo sguardo della donna rivelava il suo sconforto per il tono rude e sbrigativo del suo interlocutore.
    
    – Non t’&egrave ancora passata la rabbia?
    
    Ignorando con freddezza la domanda della donna, continuò come se non l’avesse sentita.
    
    – E perché vorresti che tornassimo insieme?
    
    Colta di sorpresa, la donna ebbe quasi un fremito, fece per rispondere d’istinto, ma si bloccò, come se volesse capire bene la domanda, parola per parola. Alla fine lasciò che cadesse il silenzio tra ...
    ... loro.
    
    Lui interpretò l’espressione della donna come irritazione, o anche disapprovazione. Lasciò che la sua rabbia trapelasse e fece per alzarsi.
    
    – Come vuoi. Io allora me ne vado. – Afferrò il cappotto che aveva appoggiato sulla sedia accanto e fece per andarsene.
    
    – No, aspetta! Sei appena arrivato, perché te ne vuoi subito andare?
    
    – Rispondi alla mia domanda, e vedrò se vale la pena di restare.
    
    Lo guardò negli occhi. Era sempre stata capace di capire cosa gli passasse per la testa, che emozioni stesse vivendo solo fissando i suoi occhi. Anche questa volta vide passare l’ombra di una profonda irritazione, quasi una furia sorda. E anche qualcos’altro che non riuscì ad identificare, ma che non era certo a suo favore.
    
    – Mi… Mi manchi. Sono infelice senza di te. Penso spesso al passato e vorrei che tutto tornasse come prima. Ho bisogno di te.
    
    L’uomo parve come leggermente ammorbidito dalle parole della sua interlocutrice e tornò a sedersi davanti a lei, appoggiando il giaccone sulla sedia.
    
    – Però non ti mancavo quando stavi insieme a lui, vero? Come puoi dire di aver bisogno di me quando mi hai tradito e mentito in continuazione per anni!? Per tutto il tempo che siamo stati insieme te la facevi anche con lui! Ci andavi a letto! Gli dicevi di amarlo! Che cazzo mi stai raccontando ora? Guarda che non sono scemo! – L’uomo, quasi senza accorgersene, stava alzando la voce, al punto che lei gli fece cenno di calmarsi.
    
    – Hai ragione! – disse in un sussurro, quasi ...
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