1. Daniela l'incontro 2


    Data: 02/06/2018, Categorie: Etero Autore: voglioaffetto, Fonte: Annunci69

    Tornai al supermercato dopo un paio di giorni, verso l’ora di pranzo. Il negozio era deserto e potei godermi la sua compagnia per una decina di minuti. Lì per lì fui quasi imbarazzato di vederla, poi mi sciolsi e anche lei sorrise.
    
    “Come stai?” le chiesi rendendomi subito conto della banalità.
    
    “Sono stata meglio….” Ammiccò maliziosa con quello sguardo da gatta. Si stirò le braccia, si prese il viso tra le mani appoggiandosele sotto al mento.
    
    “Hai il tempo di un caffé?” le chiesi, mi sentivo emozionato e porco insieme e mi sembrava di essere tornato ventenne. Lei fece una telefonata interna, spense la luce sopra la cassa e si alzò. Andammo al Bar del centro commerciale, ci sedemmo al tavolo, io presi un aperitivo, lei un caffé macchiato.
    
    “Lo sai che sei stato bravo?” mi chiese a bruciapelo.
    
    “Anche tu sei stat…” non finii la frase perché sentii una mano che risaliva la coscia e andava a stringermi il pene che si inturgidì prontamente. “Ma che fai, ci vedono!” obbiettai ma fui zittito da uno sguardo carico di sensualità e libido. Lentamente mollò la presa mentre io tornavo ad un colorito normale. Deglutii. “Ho un giorno libero domani, che ne dici se rimango da te stanotte?”
    
    Mi chiese facendomi quasi scoppiare la carotide nel collo.” Sì, certo, faccio un paio di telefonate e mi libero subito.” Mi guardò imbronciata “Se hai da fare dillo, non voglio mandare a monte le tue cose” Non la sentii neppure, ero già al cellulare a disdire gli appuntamenti.
    
    Quando uscì ...
    ... la sera era avvolta in un completino rosa a tubino che le si abbinava col trucco e non stonava con quei riccioli di fuoco. Aveva con se uno zainetto confetto dove probabilmente aveva i ricambi per la notte. Aveva già premeditato tutto! Venne verso di me con quel suo passo che avrei riconosciuto fra mille, il corpo le si muoveva sinuoso mettendo in risalto le curve al posto giusto.
    
    Montò in auto e subito mi arrivò la folata del suo profumo.
    
    “Stasera niente cena da me, ti porto in un posticino… vedrai!” le dissi e mi diressi verso Fiesole. Arrivammo al locale, cenammo innaffiando tutto di buon Chianti, rimontammo in auto, chiusi la capote perché cominciava a fare freschino e ci avviammo verso casa. Mi posò una mano sulla coscia e risalì verso il pube, facendomi fare una brusca sterzata. Lei rise di cuore, poi mi sbottonò i calzoni e me lo tirò fuori, cosa che fu abbastanza semplice dato che si stava gonfiando velocemente. Feci per accostare in una piazzola, “Non ti fermare, vai avanti” mi disse lei e cominciò a masturbarmi, sentivo la sua mano calda scorrere su e giù, poi toccarmi i testicoli per poi tornare a giocare con il glande. Con la coda dell’occhio la vidi sparire e sentii un calore umido che riconobbi immediatamente. Me lo stava succhiando mentre guidavo, stavo veramente godendo come un maiale, sentivo il profumo dei suoi capelli salire fino a me, sentivo la sua bocca scorrere sul mio cazzo e la sua mano massaggiarmi le palle, era splendido fino a quando vidi da ...
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