1. wagon-lit


    Data: 01/06/2018, Categorie: Erotici Racconti Etero Autore: robertino48, Fonte: RaccontiMilu

    Edgardo L.,55 anni, illustre economista, si apprestava a partire da Torino per Lecce, dove avrebbe dovuto tenere un seminario il giorno seguente.
    
    Aveva scelto il treno per comodità, uno dei pochi intercity notte che conservavano ancora le carrozze letto, sarebbe partito alle 20 circa ed arrivato alle 9 del giorno dopo, riposato, pronto a lavorare e sarebbe ripartito poi la sera con il treno omologo.
    
    Come era sua abitudine, aveva prenotato un posto basso in uno scompartimento doppio uomo, in questo modo il più delle volte viaggiava solo e, per di più, risparmiava.
    
    Era arrivato puntuale a Porta Nuova ed aveva trovato il treno già pronto sul binario, il cuccettista, nel dargli la bottiglietta di acqua minerale, gli aveva confermato che era l’ unico prenotato nella cabina e la cosa l’ aveva messo di buon umore, era difficilissimo che qualcuno chiedesse di occupare il posto estemporaneamente.
    
    Edgardo prese possesso del suo posto ed ispezionò la cabina, nell’ armadietto a specchio sopra il lavandino c’ erano ben tre asciugamani, guardò sotto, la cabina era fornita del pitale, cosa molto comoda visto che la prostata cominciava a dare segno di sé e a volte era costretto ad alzarsi per pisciare a metà nottata e non volava farla nel lavandino.
    
    Si spogliò rimanendo in boxer e canottiera, non aveva portato pigiama, faceva caldo, si mise nel letto con un libro in attesa che il treno partisse da lì ad alcuni minuti, quando udì una giovane voce femminile concitata
    
    ‘Ho ...
    ... assolutamente bisogno di un posto!!’
    
    ‘Ma signorina, le ho già detto che non ho nessun posto donne libero’
    
    ‘Signora prego, faccia il possibile, anche l’ impossibile, devo assolutamente poter riposare per arrivare a Lecce in condizioni di poter lavorare!!’
    
    ‘Signora le ho già detto che non ho posti donna, c’è solo un posto uomo ancora libero,ma non credo sia possibile che lei lo occupi’
    
    A quelle parole Edgardo rabbrividì, un’ altra persona nella cabina e per di più una donna, era la fine della libertà
    
    ‘Io non ho problemi, non mi mangerà mica, né io mangerò lui, cercherò di non dare fastidio, per favore chieda al signore se può ospitarmi, la prego!!!’
    
    ‘Non è assolutamente regolare, ma, comunque, avanzerò la sua richiesta’
    
    Edgardo sentì bussare e senza muoversi dal letto aprì la sicura della porta
    
    ‘Mi scusi signore, c’è qui una signora’.’
    
    ‘Ho già sentito tutto, come lei ha già detto non è assolutamente regolare”’
    
    ‘La prego, la prego, la prego!!!’
    
    Edgardo si intenerì, non aveva ancora visto la signora in questione, ma la vocina gli piaceva
    
    ‘E va bene, signora, cercheremo di convivere per una notte, si accomodi’
    
    La signora entrò e richiuse la porta dietro le sue spalle, Edgardo la guardò: era una ragazza sui trent’anni, appena formosa, un caschetto di capelli biondi tagliati quasi alla maschietto, indossava una gonna blu,corta, plissettata che metteva ben in risalto un culetto tornito, una camicetta bianca ed un bolerino della stessa stoffa della ...
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