1. Il destino di Matteo, …..diventato Lucrezia!


    Data: 31/05/2018, Categorie: Sensazioni Trans Autore: Miluna70, Fonte: RaccontiMilu

    ... di 10 anni ed era felicissima anche perch&egrave insieme avevano già fatto partire una florida attività di distribuzione bevande di ogni genere; Cristina seguiva la contabilità in ufficio e suo marito la distribuzione nei vari locali.
    
    Una sera di un caldo luglio estivo, mentre tornava anzitempo da una pizzata con le amiche per un leggero mal di testa, aveva notato nel parcheggio dell’azienda l’auto di sua sorella, universitaria di qualche anno più giovane. Chiamata al cellulare, la sorella non aveva risposto.
    
    Essendosi preoccupata era entrata in azienda e vedendo gli uffici vuoti si era recata nel magazzino. Appena entrata avendo sentito strani versi e si era spaventata, ma ascoltando meglio si era accorta che i versi erano di piacere ed, avvicinandosi ad una pila di casse di acqua, erano proprio quelli della sorella. Sporgendosi lievemente dalle casse le si prospettò la scena apocalittica che per qualche momento la impietrì: la sorella con le braccia appoggiate alla parete e la schiena leggermente inarcata se lo stava facendo mettere nel culo dal marito infoiato come un toro e tutto sudato.
    
    La sorella stravolta dal piacere incitava l’uomo a spingere sempre più forte,…”Dai sfondami le chiappe, brutto porco, adesso voglio che mi lavi di sborra” e lui “Ahh siiiii, troia schifosa, adesso di spacco il culetto, non come quel frocio del tuo ragazzo……Sei l’opposto di quel ghiacciolo di tua sorella, il buco del culo non so neppure come ce l’abbia, aahh, siiii..” e dopo ...
    ... averla così insultata, l’ha girata con forza, le ha intimato di inginocchiarsi davanti a lui e con una breve sega le ha scaricato in faccia ampi fiotti di sborra calda. La troia, senza farsi pregare ha leccato e bevuto tutto lo sperma dell’uomo e poi, non paga, ha chiesto di essere lavata con il suo piscio. Immediatamente accontentata, emetteva mugugni di piacere.
    
    Cristina, distrutta, era tornata a casa senza dire nulla, aveva contattato nei giorni seguenti loschi individui non molto affidabili e a questi aveva venduto la sua quota di società. senza poi dire nulla aveva trovato l’annuncio della nostra società, accettato e una mattina senza preavviso era partita e lasciato al marito, sul tavolo, i dati dei suoi nuovi soci oltre che un biglietto di migliori auguri a Lui e a quella puttana della sorella.
    
    La cosa che più di tutte l’aveva scossa era anche il fatto che il marito la considerasse una frigida bacchettona: Lei sapeva di avere un carattere compunto, per usare un eufemismo, ma non pensava che questo aspetto potesse minare anche la sua vita sessuale. Da un lato era arrabbiata perch&egrave il marito non le avesse mai parlato di questo aspetto e dall’altro era, di fatto, arrabbiata anche con se stessa per questo suo modo di essere.
    
    A tal proposito mi aveva confidato di averne parlato con Anita, la dottoressa veneziana. Anita che aveva un passato da neuropsichiatra, era lì in seguito alla morte del marito, un pittore di discreta fama con il quale non aveva mai avuto ...
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