1. Di bordello in bordello (III)


    Data: 20/02/2022, Categorie: Feticismo Autore: Heroindio, Fonte: EroticiRacconti

    Era un pomeriggio di domenica ed io ero sobrio. A pranzo non avevo avuto la possibilità di bere vino. Il medico me lo aveva sconsigliato perché in settimana avevo fatto gli esami del sangue e i valori delle transaminasi erano risultati superiori alla media. La caca-cazzi di mia moglie Corinna, perciò, durante il pranzo, mi aveva tampinato.
    
    Mi sentivo inquieto. E annoiato.
    
    Mi è venuta voglia di feticismo. Allora mi sono messo sul divano in una posizione tale che Corinna non potesse vedere il display del telefonino e ho digitato l'url della bakeca degli incontri.
    
    Ho selezionato la città dove vivo e ho cominciato a scorrere le foto degli annunci mentre mi toccavo con la mano che avevo messo nella tasca della tuta che indossavo.
    
    Mi sono piaciute le immagini di un'argentina "amante del fetish". Una bionda con i capelli a caschetto e la pelle che, sulle foto, sembrava dorata.
    
    Ho detto a mia moglie che sarei andato a fare un giro in macchina fino al parco. Lì avrei fatto una camminata per digerire. Per fortuna non si è associata perché doveva prendere i panni dalla lavatrice e stenderli. Ho messo le scarpe e sono uscito. Con la macchina ho fatto un tragitto di 300 metri e ho accostato.
    
    Ho digitato il numero di telefono che avevo salvato sul registro del cellulare e mi ha risposto una ispanica che mi ha indicato dove si trovasse.
    
    Quando sono arrivato, ho cercato Bia, il nome che la Sudamericana mi aveva detto al telefono.
    
    Ho citofonato e dopo ho sentito ...
    ... un fruscio di fondo e mi è sembrato di percepire un "chi è?".
    
    -Ciao, sono Roby, ho telefonato poco fa.
    
    -Terzo piano a destra dell'ascensore- mi ha detto la voce dal citofono.
    
    Il portone in alluminio si è aperto con uno scatto.
    
    Sono entrato e l'ho chiuso. Sono andato di fronte all'ascensore e ho premuto il pulsante perché si aprisse.
    
    Dentro ho pigiato il 3. Quando l’ascensore è partita, ho sentito la testa vuota. Per fortuna l'ascesi è durata poco. Sono uscito sul pianerottolo e ho suonato alla porta sulla destra.
    
    Ho sentito il rumore di tacchi sul pavimento provenire dall’appartamento. Il tak tak si è fatto sempre più fitto e più forte e poi qualcuno ha aperto la porta rimanendo dietro di essa.
    
    Sono entrato. C’era penombra. La ragazza ha chiuso la porta e sono riuscito a vederla.
    
    Indossava un costume a due pezzi, aveva tacchi di 12/15 cm ed era più alta di me di almeno 5.
    
    -Ciao- mi ha detto sorridendo -Che cosa vuoi fare?
    
    -Voglio fare un 69 prima del bocca/figa. Mi fai 50?
    
    -Ok.
    
    Mi ha preso per mano e mi ha accompagnato in camera da letto. Io mi sono spogliato e mi sono steso supino sul letto. Lei si è tolta il costume e si è come seduta sul mio viso. Ho cominciato a leccarle la figa e, ogni dieci secondi, le infilavo la lingua nel buco del culo cercando di pulirle il tratto del retto che termina all'ano.
    
    La tipa si è piegata, ha preso in mano il cazzo, me lo ha scappellato e ci ha sputato due o tre volte sopra. La saliva era calda e ...
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