1. Vertigo, un incubo vissuto due volte – La conclusione


    Data: 18/02/2022, Categorie: Cuckold Tradimenti Voyeur Autore: Bateman80, Fonte: RaccontiMilu

    Il tempo sembrò volare, eppure erano ormai trascorse tre settimane dai fatti di quel sabato sera da incubo.
    
    Anna, nei giorni seguenti, cercò in tutti i modi di convincermi che si era realmente pentita e, tenendo fede alla promessa fatta tra le lacrime, si dedicò a me in maniera totale, addirittura eccedendo in gesti d’affetto, in effusioni, in baci e carezze, il tutto, evitando accuratamente qualsiasi riferimento legato agli eventi di quella notte. Dal canto mio non ero ancora riuscito a metabolizzare e dimenticare l’accaduto, ma fui davvero sollevato nel sapere, tramite una chiacchierata con l’amministratore di condominio, che Franco e Patrizia, avevano inaspettatamente rescisso il contratto d’affitto, sparendo dal quartiere senza lasciare traccia.
    
    Cercai invano di cancellarli dalla mia mente. Anche se si erano eclissati, al solo pensiero schiumavo di rabbia e non mi sentivo del tutto sicuro fino a che non avessi saputo con certezza che quei bastardi fossero lontani, a chilometri di distanza. Tuttavia, se subito dopo i fatti di quel sabato vivevo col timore che i due potessero nuovamente gravitare attorno a noi, col passare dei giorni, decisi di tranquillizzarmi ritornando alla vita di prima, animato da una nuova carica emotiva.
    
    Il mio ginocchio, nel frattempo, continuava a migliorare e nonostante la completa guarigione fosse ancora lontana, avevo abbandonato la carrozzina e iniziato a camminare con l’ausilio dalle stampelle. Il dolore al coccige si era ...
    ... attenuato ed ero tornato a trascorrere la mia convalescenza tra computer, TV e libri, godendomi la dolce compagnia di Anna nelle serate e nei weekend. “L’armamentario” che mi bloccava la gamba non mi consentiva ancora di poter fare l’amore con lei, avevamo però ripreso a fare sesso orale e questo, per noi, ed in particolar modo per me, fu un notevole (e piacevolissimo) passo in avanti rispetto ai due mesi precedenti.
    
    Benché non dubitassi della sua “prova di redenzione”, a causa di un mio più che comprensibile eccesso di gelosia, senza farmi scoprire da lei, avevo iniziato a controllarle giornalmente il cellulare, i social e l’agenda, così da essere sempre al corrente dei suoi spostamenti, impegni, incontri ed amicizie, durante l’intero arco della settimana.
    
    Nei giorni seguenti, continuando a “controllarla”, mi accorsi che aveva intensificato le ore in palestra e le visite dall’estetista ma, oltre a questi dettagli pressoché irrilevanti, non notai cambiamenti significativi rispetto alla sua solita routine quotidiana.
    
    Durante uno dei miei noiosissimi pomeriggi sul balcone, tornai a meditare su dove potessero essere finiti quei due bastardi del piano di sotto. All’improvviso pensai al motivo per il quale si erano trasferiti in questo palazzo e rammentai che, la sera del nostro primo incontro, dissero che stavano aspettando la fine dei lavori della loro villetta in costruzione. Non avendo nulla di meglio da fare, mi ricordai di un amico motociclista che lavorava come geometra ...
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