1. Ma che bravi i camionisti.


    Data: 09/02/2022, Categorie: Tradimenti Autore: Max.ge, Fonte: EroticiRacconti

    Continuazione di "Io, un cornuto contento"
    
    Quando nacque Mauro, il nostro primo figlio, restammo per più di un anno senza trasgressioni, Loredana si licenziò dalla palestra dove faceva l'istruttrice e dove aveva lavorato sino al settimo mese di gravidanza e si dedicò esclusivamente a fare la mamma.
    
    Restai colpito dalla passione con la quale si dedicava al piccolo, non voleva mai che la aiutassero né sua madre né la mia in quanto lei diceva che riusciva benissimo a farcela da sola.
    
    Accettava solamente il mio aiuto ed al sabato o alla domenica era mio compito andare a fare la spesa al supermercato.
    
    Il nuovo lavoro di mamma, se così si può definire, la impegnava moltissimo e spesso alla sera era così stravolta che non aveva neppure voglia di fare sesso, cosa stranissima per una persona che dai diciotto anni in avanti era abituata a farlo almeno una volta al giorno se non di più.
    
    Lei diceva che ne aveva fatto così tanto prima appositamente in quanto aveva già previsto una sosta, se non due, per una o più maternità. Naturalmente lo diceva scherzando, ma poi neppure tanto.
    
    Dopo il primo compleanno di Mauro iniziò a scopare più regolarmente, senza però prendere la pillola che, diceva lei, il suo ginecologo le aveva detto di sospendere e così dopo qualche mese mi confidò di essere nuovamente incinta.
    
    Lei era contentissima e nessuno mi ha mai tolto dalla mente che si era inventata lei la diceria che il ginecologo le aveva detto di sospendere la pillola per in ...
    ... certo periodo.
    
    Il secondo figlio era nuovamente un maschio e lo chiamammo Paolo. L'avere due figli in così poco tempo le fece cambiare idea e questa volta accettò molto volentieri l'aiuto delle due nonne, che si alternavano una al mattino e l'altra al pomeriggio.
    
    Non disse più la trovata che il ginecologo le aveva detto di sospendere la pillola e così, figli permettendo, ricominciammo la nostra vita sessuale quasi come prima. Quasi, perché spesso sul più bello dovevamo interrompere perché Mauro piangeva o Paolo tossiva o per altro.
    
    Finalmente dopo tanti mesi passati senza fare neppure un giorno di vacanza, decidemmo di andare un giorno a sciare, lasciando i due marmocchi alle due nonne che si prestarono molto volentieri.
    
    Partimmo alla mattina presto e dopo circa tre ore eravamo sulle piste. Erano tanti anni che non sciavamo più e così, per evitare l'uso di materiali obsoleti, decidemmo di noleggiare sci e scarponi sul posto.
    
    Ci avvicinammo ad uno skilift, ci attaccammo e raggiungemmo la sommità del monte. La pista non era delle più difficili e la percorremmo almeno cinque o sei volte. All'ora di pranzo ci fermammo a mangiare un panino fuori al sole e dopo una mezz'oretta riprendemmo a sciare.
    
    Verso le quattro decidemmo di smettere e dopo aver restituito sci e scarponi ci mettemmo sulla strada per casa. Dopo un’ora dalla partenza imboccammo l'autostrada e Loredana mi disse di fermarmi al primo autogrill perché doveva andare in bagno.
    
    Ci fermammo, andammo in ...
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