1. IO FOTOGRAFO A LUCI ROSSE- CAPITOLO 13 Prima parte Fedora


    Data: 04/02/2022, Categorie: Erotici Racconti Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Voyeur Autore: mikimark, Fonte: RaccontiMilu

    Faceva un caldo torrido. Ero all’aeroporto di Catania. Accaldato e sudato, nervosamente in fila davanti al piccolo scivolo dove sotto lo sguardo severo dell’addetta alla sicurezza stavo per far controllare il mio piccolo bagaglio a mano.
    
    La notai subito quella bella ragazzina e mi riconciliai con la vita. La vidi infatti arrivare di corsa, affannata, trascinandosi dietro a fatica un enorme borsone che nelle sue intenzioni doveva essere il suo bagaglio a mano.
    
    Pensai subito che sarebbe stata indubbiamente dura far passare quell’enorme sacca per un comune bagaglio a mano!
    
    Io invece passai indenne il controllo e mi diressi verso il vicinissimo bar in attesa dell’imbarco ormai prossimo. Abbandonavo la splendida e soleggiata Sicilia e stavo rientrando, dopo lo scontato scalo a Roma, nella mia città. A Taormina avevo visitato una stupenda mostra fotografica di un mio illustre collega. Erano mancate solo le particolari foto del genere che io prediligo. Il nudo femminile e non solo… Ma la censura avrebbe colpito!
    
    Mi accomodai al tavolino del piccolo bar. Ero tremendamente incuriosito di vedere come la ragazzina se la sarebbe cavata con la cerbera addetta al controllo del bagaglio a mano. Ero certo che sarebbe stata una scena divertente.
    
    La giovanissima donna era l’ultima della fila. Sbuffava ed era indubbiamente agitata. Sapeva che già era arrivata in ritardo e rischiava per quel controllo di perdere il volo! E questo non doveva succedere!
    
    Ebbi tutto il tempo ...
    ... necessario per osservarmela e studiarmela. La mia solita deformazione professionale mi spinse infatti ancora una volta a guardare con attenzione quello splendido esemplare di giovane femmina. Anche nei particolari, ovviamente. Almeno quelli che mi era concesso di osservare! Intanto notai che la ragazzina era tanto nervosa quanto carina! Anzi, molto, molto carina e parecchio giovane! Sicuramente maggiorenne ma ben sotto la trentina! L’età perfetta per offrirsi al teleobiettivo per quelle foto di un certo tipo che io sempre prediligevo. La mia deformazione professionale non mi abbandonò infatti neppure allora!
    
    Mi accorsi subito che lei si sentiva osservata ma non mostrava alcun fastidio o imbarazzo. Sapeva, evidentemente di essere bella e quindi guardata ed apprezzata dagli uomini.
    
    Mi sembrò addirittura che dopo aver incrociato per un attimo il mio sguardo mi elargisse un veloce ma bel sorriso di circostanza. Volle insomma comunicarmi così che sei era accorta che la stavo guardando…
    
    Era piccolina la giovane donna anche perché indossava delle sportivissime scarpe da tennis. Rosa come il cortissimo tubino che esaltava le bellissime, lunghissime ed abbronzatissime gambe. Sopra una canottierina bianca senza spalline con generosa ed ampia apertura sul davanti e sulla schiena. Non era possibile capire se la giovane donna indossasse un piccolissimo reggiseno a fascia o se nella fretta lei se ne fosse proprio dimenticato. Ma senza dubbio non mi sembrò che portasse proprio la quarta ...
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