1. Il segreto di Alessandra 4


    Data: 03/02/2022, Categorie: Tradimenti Autore: Magneto, Fonte: EroticiRacconti

    ... sinistro, creando una meravigliosa coda castana, che mi servì per spingere la sua testa su e giù. Con la mano destra invece violai la sua vulva che era già gocciolante, libera da qualsiasi tipo di mutandina. Ebbi conferma delle sue cattive intenzioni. La feci tornare sul suo sedile, lo portai indietro e lo abbassai completamente. Mi accovacciai tra le sue gambe, nello spazio preposto per i piedi del passeggero e gustai tutti i suoi umori. Il sapore cambiava in base alla parte che assaporavo. Un gusto più aspro e pungente nella zona clitoridea, più dolce tra le grandi labbra. Mi accorsi che oltre al sapore del suo liquido vaginale riuscivo a percepire anche un leggerissimo retrogusto di urina. La cosa mi eccitò parecchio, era un contatto molto intimo tra noi due e nessun altro. Raccolsi con la bocca una certa quantità del suo liquido e mi posizionai in missionaria sopra di lei. La baciai, passandole quel liquido con la lingua e vidi i suoi umori nella sua bocca che scivolavano lentamente fino alla gola, in quella bocca che sapeva anche di me.
    
    La penetrai all’istante e cominciai lentamente ad ...
    ... entrare e uscire. Era così fradicia che non sentivo molto se non il suo calore. Credo che lei lo capì e contrasse la vulva. Ci eravamo capiti al volo. Lei mi strinse forte le mani sulle spalle, poi afferrò le natiche e mi spinse verso di lei. Ad un certo punto si mise il dito medio della mano destra in bocca come a volerlo lubrificare e si diresse verso il mio ano. Cominciò a massaggiarlo fino ad introdurne un pezzo. Il suo dito entrava e usciva dal mio ano a seguendo il ritmo delle mie penetrazioni. A me la cosa non dispiaceva affatto. Dopo una prima sensazione di fastidio sentivo un piacere indescrivibile.
    
    Avemmo un orgasmo quasi contemporaneo. Durante gli ultimi colpi il suo esile dito entrò in profondità dentro di me. Eiaculai dentro di lei, perché sapevo che prendeva la pillola. Avevo ancora voglia di Fabiana, ma era arrivato il momento di andare. Mentre ripuliva la sua vulva dal mio seme con un fazzoletto disse: “dobbiamo parlare con Alessandra e Sandro”. Che risolutezza. Aveva ragione. Non c’era più spazio per Alessandra. Quella sera avevamo capito di essere innamorati.
    
    [CONTINUA…] 
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