1. La Notte di San Lorenzo - Capitolo 2


    Data: 03/02/2022, Categorie: Tradimenti Autore: NuovoMenestrello, Fonte: EroticiRacconti

    Questo racconto è scritto a 4 mani. Ci alterneremo io e Claudia Menestrella, un capitolo io e uno lei. Questo, il secondo, spetta a me.
    
    Io amo mia moglie, l’ho sempre amata. Ogni volta il sesso con lei è magnifico, ma questa volta in traghetto è stato strepitoso. Mi vergogno un po’ ad ammetterlo ma non ho fatto altro che pensare a Sabrina, alle sue tette. Porca Puttana erano enormi e stavano su sfidando la forza di gravità nonostante fosse senza reggiseno… Perché che non lo indossasse era palese. Si vedevano distintamente due capezzoli turgidissimi sotto la maglietta resa aderente dall’umidità afosa. Non riuscivo a pensare altro di affondare la mia testa tra quei seni voluttuosi, generosi, morbidi… Così li ho immaginati, morbidi ma anche sodi. Avrei voluto sborrarci in mezzo… Oddio ma cosa stavo pensando? Mi sembra quasi di tradire mia moglie così… E proprio accanto a lei, che se ne stava lì stesa nuda sul letto. Lei ha un seno piccolino, molto aggraziato e bello, lo adoro, ma non è come quello di Sabrina.
    
    – Sai che ti ho visto? – mi chiese chiese come se mi leggesse nel pensiero – Ti ho visto che le guardavi le tette…
    
    – A chi scusa? – sapevo benissimo a chi.
    
    – A Sabrina…
    
    – Sabrina Sabrina… – finsi di fare mente locale per capire a chi si riferisse – sarebbe la sorella di Mario giusto?
    
    – Non fare il finto tonto, che tonto lo sei davvero. Gliele guardavi spudoratamente.
    
    – Aggrottai la fronte e inarcai le sopracciglia, la mia mossa quando voglio fingere ...
    ... di non sapere di cosa si parli.
    
    – Non ho idea di cosa stai parlando…
    
    – Ammettilo o mi incazzo.
    
    – Ok lo ammetto – Marina riusciva sempre a cavarmi la verità – ma non è che l’ho guardata spudoratamente, forse un’occhiata.
    
    – Vorresti che anche io fossi tettona?!
    
    – Ma che dici, mi piaci così come sei…
    
    – Cioè piatta, giusto?
    
    – Non volevo dire questo…
    
    – Che poi – mi interruppe – ma ti pare il modo di andare in giro quello?
    
    Uno spiraglio! Era il momento di fare un clamoroso cambio di fronte.
    
    – Guarda sono senza parole – dissi prontamente – volgare e anche un po’ mignottella… Ma poi non si rende conto che non ha più 20 anni?
    
    Mia moglie mi sorrise. Ottimo segno.
    
    – Ti sei meritato quella cosa con la bocca che ti piace tanto…
    
    Proprio in quel momento che avevamo appena finito? Le cose belle accadono sempre nei momenti peggiori, ma non potevo tirarmi indietro.
    
    – Fantastico…
    
    La sua mano subirò mi ghermí l’uccello, morbido e a riposo.
    
    – Eccolo il mio morbidoso…
    
    – Sai che non mi piace quando lo chiami così
    
    – E allora fattelo venire duro.
    
    Eh… Una parola… Cercai di concentrarmi mentre lei mi carezzava il cazzo e giocherellava con le palle con l’altra mano. Era difficile farselo tornare duro dopo pochissimo che sei venuto, ma dovevo farlo. Socchiusi gli occhi e immaginai che quelle non erano le mani di Marina, ma le tette di Sabrina… Le grosse, sode, morbide tettone di Sabrina. Immaginai i due seni cosparsi di olio, scivolosi, avvolti ...
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