1. La badante in riposo - parte 3


    Data: 02/02/2022, Categorie: Tradimenti Autore: george_69, Fonte: Annunci69

    ... sufficiente per farmi da parte e non fare promesse che non potrei mantenere. Del resto, io provo ancora un profondo amore nei confronti di mia moglie che, a parte la sfera sessuale ormai completamente svanita, resta una compagna di vita senza della quale farei fatica a andare avanti.
    
    Poi, i nostri ritmi di vita sono poco compatibili per una relazione clandestina continuativa. Lei ha una mezza giornata di riposo, durante la settimana, proprio in un momento cruciale per il mio lavoro e, pertanto, non sono quasi mai riuscito a vedermi. Poi, c'è la domenica, da metà mattinata, alla sera. In pratica, lei è prigioniera nella casa del vecchietto novantenne che assiste. Non ha la sua privacy e non ha tempo da dedicare a sé stessa. Il tutto, per un misero compenso (rigorosamente in nero: Italiani, popolo di navigatori, santi e poeti, ma poco onesti!), per una presenza di 24 ore al giorno.
    
    Quel giorno in cui lei avere il riposo, pur essendo infrasettimanale, non ero molto impegnato. Mi ero accordato con Eliana di passarla a prendere alle 16 in punto, e saremmo andati a fare un giro nei dintorni.
    
    La riunione in cui ero stato incastrato all'ultimo momento si stava prolungando, ed io fremevo dalla voglia di scappare. Guardo l'orologio, le 15.50, e decido di abbandonare i colleghi, dicendo che avevo un impegno inderogabile (che, in fondo, era la verità!).
    
    Sapere che i colleghi erano ancora in riunione, mi faceva stare più tranquillo, perchè ci sarebbero stati in giro meno ...
    ... sguardi indiscreti. Salgo in macchina e mi dirigo sul luogo dell'appuntamento. Ancora una volta, non la vedo, e aspetto: "che strano", mi ripeto, "eppure è una persona molto puntuale!". Infatti, la vedo poco più avanti, mentre cammina lentamente fumando una sigaretta. Mi avvicino con l'auto, e quando mi guarda, la sua espressione cupa immediatamente si trasforma in serenità e gioia.
    
    La invito a salire e ci salutiamo come fossimo buoni amici. Indossa un bel vestito leggero, modesto ma elegante e chiacchieriamo in modo tranquillo.
    
    Appena ci allontaniamo dalla città, inizio a carezzarle una coscia, mentre continuiamo a chiacchierare.
    
    Mi piace sentire la sua voce e provare quella sottile sensazione di contatto fisico, con la sua pelle delicata e sensuale.
    
    Le chiedo se avesse mai visitato un'area naturale che non si trova molto distante dalla città, e lei mi dice che, pur avendo abitato per diversi anni in quella zona, non conosce nulla. E' un particolare che mi dà molta tristezza, perché mi conferma l'idea che lei sia imprigionata a casa di persone che la sfruttano, negandole i diritti umani essenziali, quali il diritto alla privacy e a vivere il suo tempo libero, senza riconoscerle il giusto compenso.
    
    Ci dirigiamo verso il bosco, dove finalmente le ombre degli alberi creano un fresco ambiente, al riparo dalla calura estiva pomeridiana. Continuiamo a parlare e continuo ad accarezzarle le cosce, salendo sempre più vicino alla fica, che ormai sento sempre più calda e ...