1. Carcerazione


    Data: 01/02/2022, Categorie: Erotici Racconti Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Etero Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... dolorosa.
    
    Rossana conosceva bene di non dover manifestare né d’esternare il proprio dolore, in quel preciso istante Giorgio le afferrò i polsi e glieli portò dietro la schiena, mentre le ordinava di stare ferma scoperchiando un tiretto ed estraendo una varietà di funicelle di molteplici estensioni, ne agguantò una e iniziò ad allacciargliele con maestria. Lei serrò in quel frangente timorosamente gli occhi, in quanto era sempre perennemente eccitata, addirittura terrorizzata e sgomenta al tempo stesso dalla sessualità accanita, bizzarra e stravagante del suo uomo. Lui divenne sennonché impaziente, irrequieto e manifestamente intollerante, poiché non tardò molto ad erompere, per il fatto che quasi come uno studiato movimento meccanico eiaculò, scaricando stizzosamente la sua quantità determinata di sperma affannosamente con evidente dispetto e stizza dentro la fica di Rossana, dal momento che lei rimase a bocca asciutta osservando costernata, prostata e sbigottita senz’aver peraltro potuto raggiungere l’orgasmo.
    
    Tutto quest’atto avvenne però senz’eccitazione né entusiasmo né slancio alcuno, bensì fu unicamente imposto, ...
    ... inflitto e ordinato, perché Giorgio era esclusivamente acchiappato, catturato e dominato soltanto da quell’accanita, incorreggibile e ostinata idea, da quel piacere degenerato e sadico e da quel rimorso brutale e feroce, di notare la propria donna carcerata al suo bruto, inconsulto e irrazionale volere. In seguito appena finì la liberò alla svelta, le chiese pietosamente scusa e l’abbracciò, perché sapeva che Rossana aveva una tale angoscia e parecchia ossessione di lui in questi specifici momenti.
    
    Rossana in conclusione s’appoggiò appesantita e indolenzita al petto di Giorgio che pianse frattanto insieme a lei, nel tempo in cui Rossana tratteneva affettuosamente le lacrime di quell’uomo ormai consunto, malandato e palesemente malridotto.
    
    Il Natale era ormai prossimo, probabilmente si sarebbero ben presto riaccostati armonizzandosi e in ultimo riconciliandosi, giacché avrebbero tentato di riavvicinarsi in ultimo rappacificandosi, perché era giunto avvedutamente e responsabilmente il tempo d’analizzare, di ponderare e di riflettere benissimo su ogni cosa per il loro improbabile e incerto futuro.
    
    {Idraulico anno 1999} 
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