1. 1°Esperimento


    Data: 28/01/2022, Categorie: Tradimenti Autore: Francesca E., Fonte: EroticiRacconti

    Ciao ragazzi, vi propongo questo racconto come un esperimento.
    
    Sto provando a scrivere un libro erotico e vi propongo uno dei capitoli: mi piacerebbe sapere che ne pensate e se vale la pena continuare..... kissss
    
    Francesca stava entrando nell’aula del V° C leggera e spensierata come sempre, doveva sostituire un collega malato e per questo aveva dovuto rinunciare alla sua ora di riposo.
    
    Poco male, lo aveva fatto volentieri, le piaceva stare in classe tra i suoi alunni e poi aveva pensato che sarebbe stata tutta esperienza da mettere a parte.
    
    Niente ha valore come quando s’inizia a fare qualcosa: l’inizio ti carica e ti fa sopportare sacrifici e privazioni, è la scintilla che serve per affrontare tutto il resto del viaggio.
    
    L’inizio è vita!
    
    Intanto aveva preso posizione in cattedra e dopo uno sguardo, rapido e distratto alla classe, la bella professoressa apriva il registro per fare l’appello.
    
    Scorre la lista dei nomi e mano, mano guardava i suoi alunni, finché non era arrivata alla lettera “P”:
    
    - Proietti Luca –
    
    - Presente – come sempre, una volta sentita la risposta, la professoressa aveva alzato lo sguardo per vedere a chi apparteneva quella voce che proveniva dall’ultimo banco.
    
    La sorpresa era stata grande, quando aveva visto che non si trattava altri che del ragazzo che aveva sorpreso a masturbarsi nel bagno due giorni prima.
    
    La sorpresa iniziale era stata sostituita da un forte senso di disagio e vergogna, aveva capito subito che ...
    ... sarebbe stato molto difficile fare lezione.
    
    Il ricordo di quello che era successo rimaneva ancora freschissimo nella mente (e tra le gambe) di Francesca, ed il fatto di dividere, se pur parzialmente, la classe con lui, l’aveva fatta tornare a quei pensieri turpi, che l’avrebbero certamente distratta dal suo compito.
    
    Dopo aver finito l’appello si era avviata verso la lavagna per spiegare, ma l’agitazione e l’imbarazzo iniziavano a farsi sentire, così decise di togliersi la giacca nera dello splendido tailleur che oggi aveva indossato.
    
    Si sbottonò i sei bottoni grigi, perfettamente disposti al centro della giacca e con una calma simulata la stava appoggiando sullo schienale della sedia.
    
    Adesso i suoi alunni la vedevano con una bella camicetta bianca di raso, i pantaloni lunghi, neri e un paio di scarpe con un leggero tacco, che tutto sommato non la facevano sembrare più alta di quanto non era.
    
    Poi era tornata alla lavagna per iniziare la sua spiegazione:
    
    - Allora ragazzi, Dante aveva basato il suo Inferno come se fosse una specie d’imbuto, proprio in questo modo – intanto stava terminando il disegno alla lavagna, in modo che potevano visualizzare quello che stava dicendo e per ricordarlo più facilmente.
    
    - Vi consiglio di riprodurre questo disegno, vi potrebbe essere molto utile – ammoniva i suoi alunni, sempre rimanendo girata di spalle.
    
    Non voleva incrociare lo sguardo di Luca, non si sentiva pronta.
    
    Lui non poteva immaginare quello che la sua dolce ...
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