1. La sorella maestra


    Data: 23/01/2022, Categorie: Incesti Autore: LILLO, Fonte: EroticiRacconti

    Devo solo ringraziare mia sorella per avermi fatto capire cosa fossi veramente, ero molto giovane e confusa, ero troppo attratta dalle calze appese in bagno di mamma e di Anna mia sorella, dei loro slip, dei reggicalze, e cosa dire dei reggiseni.
    
    Me li appoggiavo sul petto, e mi immaginavo, da grande riempire quelle coppe della quinta e sesta con le mie tette, certo ci sarei riuscita molti anni dopo, ma grazie al silicone, la natura, in quanto maschietto, non me le avrebbe fornite.
    
    Mi rintanavo spesso in bagno, e annusavo e a volte leccavo i loro slip, specialmente se mamma la sera prima aveva fatto sesso con papà, e lo sperma secco negli slip di lei mi inebriavano.
    
    Mi capitava spessissimo di vedere Anna nuda, o intenta a mettersi il reggiseno, ammiravo le sue tettone e i capezzoli, mi immaginavo a succhiare il latte da lei, e Anna dal canto suo, non sembrava imbarazzata dalla mia presenza, anzi col passare delle settimane, si fece più sfrontata, e visto che iniziavo ad avere le prime erezioni, a volte dovevo rintanarmi in bagno, e toccarmi.
    
    Non che mi venisse il cazzo duro, no erano le prime avvisaglie, e ogni tanto mi trovavo delle gocce che uscivano dal cazzetto, e così, un pomeriggio, le lo notò, si avvicinò, lo prese in mano, si mise a ridere, e mi spiegò, che presto sarei diventato uomo.
    
    La prassi divenne che quando eravamo sole, io mi mettevo nuda, e lo toccavo, e lei mi mostrava le sue tette, o a volte la figa, la allargava con le dita e mi diceva ...
    ... che col tempo avrei infilato il mio coso in una figa come la sua, ma il bello avvenne verso la primavera dello stesso anno.
    
    Io ero come sempre nuda, intenta a toccare il mio coso molliccio, Anna era infoiata, prese dalla cucina un cetriolo, bello grossino, e se lo infilò nella figa e iniziò a masturbarsi, e poi senza volerlo, mi lanciò le sue mutandine, le afferrai e le annusai, e d'incanto, il cazzo per la prima volta divenne bello duro.
    
    No le sfuggì, e mentre si godeva il cetriolo mi disse di infilarmi le sue mutandine, e così, in pochi istanti mi sborrai nei suoi slip.
    
    chiusi gli occhi mugulai, e venni come una ragazzina.
    
    Anna aveva capito, ecosì iniziò a farmi indossare i suoi slip, poi le sue calze, e appena indossavo, ero presa da un tremore assurdo, mi toccavo, e venivo.
    
    Ogni giorno erano parecchie seghe che mi facevo, a volte sola, e così duravo un poco di più, ma appena Anna rientrava, mi spogliavo, e lei mi indicava cosa mettere, e io lo mettevo, per poi darle lo spettacolo della mia sborrata.
    
    Poi iniziò a toccarmi, e a farsi toccare, prima i seni li accarezzavo, poi mi lasciò succhiare i capezzoli, poi toccarle la figa per poi insegnarmi a leccarla.
    
    Lei mi palpava le palline, mi stringeva il cazzo, e poi iniziò a succhiarmelo, e intanto mi infilava il dito nel culo, poi divennero due, e un mese circa dopo trè.
    
    Io ero sempre più eccitata e eccitabile, se vedevo mamma mezza nuda il cazzo svettava, e se ne accorse, e mi spiegò i rudimenti della ...
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