1. Un week end in una spa 1


    Data: 19/01/2022, Categorie: Etero Autore: yuba, Fonte: EroticiRacconti

    ... Van Gogh” penso, poi il pennello si infila tra la piega delle natiche e scende giù, una colata di cioccolato caldo mi riempie la vulva… la mia pelle è totalmente orripilata, la mia vulva adesso è bagnata del mio piacere e del caldo del cioccolato un mix da estasi.
    
    Pierre mi guarda soddisfatto, mentre io penso “dai spogliati e ti faccio vedere io dove ti passo il pennello…”
    
    Le pennellate continuano sulle cosce e poi giù sulle gambe e infine il pennello si infila birichino tra lo spazio delle dita, retraggo i piedi dal solletico .... Il cioccolato al contatto con l’aria inizia ad indurirsi e la pelle percepisce questo irrigidimento, orripilandosi.
    
    Sento un gemito provenire dalla mia collega, e penso tra me e me, direi che anche il burro può renderti felice.
    
    Pierre mi invita a voltarmi, probabilmente mi sarei vergognata in un altro contesto nel mostrare il mio seno abbondante, invece mi sento perfettamente a mio agio. Si riempie le mani di olio essenziale caldo e le posa sulle mie clavicole, il miscuglio di sensazioni il cioccolato indurirsi, le mani calde che mi sfiorano il corpo, mi inturgidiscono i capezzoli che si mostrano fieri, le mani iniziano ad affondare nello spazio tra i due seni per poi aprirsi alla base e poi scivolare sui fianchi e poi risalire di nuovo su fino alla clavicola… ormai il mio tanga è bagnato fradicio e penso “dai chinati e succhiami” “lo so che lo vuoi lo percepisco dai tuoi occhi”. Dopo aver afferrato il pennello e fatto girare ...
    ... velocemente nel cioccolato, la prima pennellata mi disegna lo spazio tra i seni e una colata di cioccolato scende fino al fianco, Pierre la raccoglie e la distribuisce sul primo seno lascando il capezzolo scoperto, poi ripete l’azione anche dall’altro lato, inarco la schiena dai brividi che mi stanno venendo e il mio clitoride trema dalla tensione. “Dai pennello scivola giù, scivola senza fermarti” penso.
    
    Un’ altra colata di cioccolata riempie l’ombelico e sborda, una parte crea un rigolino che riempie la mia vulva e l’altra cola sui fianchi… la sensazione di questa cioccolata calda tra le grandi e piccole labbra mi scatena un desiderio irrefrenabile di voglia… da impazzire…. Pierre si china per continuare a pennellare, riesco ad afferrarlo dalla testa, e gliela sposto sulla mia vulva infuocata e lo premo contro di essa… voglio che mi lecchi, nutriti di me e di tutto il cioccolato che mi hai versato.
    
    La sua lingua inizia voracemente ad assaggiarmi, movimenti decisi, rapidi, infila la lingua dentro e poi pennella il clitoride, il cioccolato sta indurendosi e riveste la mia vulva, con dei piccoli morsi lo gratta via e continua a leccare anche io sto gemendo come la mia collega…. “Dai mangiami” gli urlo.
    
    Si sposta con la bocca sui capezzoli rigidi, vogliosi, continua a mordicchiarmi, gli afferro una mano e mi faccio penetrare dal suo dito indice, lo accompagno dentro e fuori mentre con la mia mano mi accarezzo il clitoride… tremo, e riempio il suo dito del mio nettare… anche lui ...