Una bocca da sogno - Racconti Erotici

Una bocca da sogno

Ci rincorriamo da sempre, i rispettivi impegni rendono difficile riuscire ad organizzare un incontro per quello che ci piace.

Lo sappiamo ma dobbiamo accettarlo.

Mi mandi una messaggio neutro come sempre ma entrambi conosciamo il significato di questo messaggio. Si chiama voglia...

Rispondo in maniera esplicita… se vuoi un ciuccio te lo porto... Cinque minuti e ti arriva la conferma, vieni ti aspetto.

Arrivo rapidamente entro e dietro la porta ti trovo con il cazzo di fuori senza pantaloni senza mutande… . Il modo di accogliere la gente… Hai un cazzo bello da vedere, divertente da toccare e maneggiare.

Un cockring ti stringe i coglioni... allora allungo la mano e ti tocco quel membro, stringo un po’ i coglioni.

Sta alzando la testa spinto dall’idea di quello che succederà. Apprezza il mio tocco, ma non siamo qui per il tuo cazzo...

Sai perché siamo qui, sai che per quanto io allunghi la mano sul tuo cazzo ormai duro e prepotente non è lui che mi interessa.

Io sono il maschio alfa, l’attivo e sei tu a doverti prendere cura del mio di cazzo!

Lo sai certo! È quello che vuoi anche tu... perderti nel piacere di dare piacere é la tua voglia.

E allora allunghi le mani a tastarmi la patta, branchi spremi attraverso la stoffa, cominci un massaggio attraverso il pantalone finalizzato a sappiamo bene a cosa.

Cominci ad aprire la cintura e fare scorrere la cerniera, già questa operazione sveglia la mia parte dormiente,

slacciare la cintura è il primo ...

... passo.

Ti stupisci che indossi le mutande, tante volte mi hai trovato senza pronto all’uso sai che mi piace avere gli attributi liberi .

Allora fai un gioco diverso dal solito cominci a mordicchiarmi il cazzo da sopra lo slip fino a far diventare quasi trasparente il tessuto.

Cazzo che non fa fatica ad ergersi imperioso cercando la via di uscita dalla costrizione per potersi poi infilare direttamente nella tua bocca e nella tua gola

Non sono certamente gli slip un ostacolo, ormai fradici di saliva li abbassi rapidamente e finalmente appoggi le tue labbra sulla mia cappella.

Comincia il gioco del pompino in cui sei maestro.

Ero già eccitato ma il mio cazzo si impenna rapidamente fino ad assumere la sua dimensione ottimale. Vai avanti e indietro. Le tue labbra scorrono sulla cappella per poi scivolare verso il tronco sento la lingua che solletica i punti più sensibili.

Un’arte che conosci benissimo quella di far godere uccello… Lecchi la cappella scendi fino alle palle giri sull’asta continuando a distribuire godimento. Poi risali ricominci, il mio cazzo è completamente bagnato della tua saliva e sempre più scivoloso.

Sono rimasto in piedi davanti alla porta assalito dalla tua fame di cazzo.

Mi sposto all’indietro e mi siedo sul divano allargo le gambe, mi sfilo via le mutande e tu ti fiondi direttamente sull’uccello rasato che sporge oscenamente da sopra Il pube.

All’improvviso afferri il cellulare, metti la modalità video. Vuoi che ti filmi mentre ...