1. Soap opera - 2


    Data: 15/01/2022, Categorie: Gay / Bisex Autore: adad, Fonte: Annunci69

    ... visto, però, mai più avrebbe ricollegato le due cose.
    
    A metà mattina, l’atmosfera nell’officina si era fatta pesante, la tensione si poteva tagliare a fette: non era possibile andare avanti così ancora a lungo. Fu Rudy a rompere gli indugi. Approfittando del fatto che Giulio si era seduto un momento su una pila di copertoni, raccolse tutto il suo coraggio e gli si avvicinò.
    
    “Signor Giulio… - fece con un filo di voce – ecco… volevo chiederle scusa per stamattina… se mi sono permesso…”
    
    “No, scusami tu, - lo interruppe in fretta l’altro, quasi non vedesse l’ora di togliersi un peso dallo stomaco – non avrei dovuto… E’ stata una cosa indegna, me ne vergogno molto. Scusami, non dovevo molestarti in quel modo… Se non si fa con una donna, a maggior ragione non bisogna farlo con un ragazzo. E’ stato uno stupido incidente, Rudy. Non si ripeterà più. Non ti mancherò più di rispetto, promesso.”
    
    “Signor Giulio, - riprese Rudy, adesso più calmo – lei è sempre stato gentile con me e… e le assicuro che non mi sono sentito affatto offeso per… sono rimasto solo sorpreso, tutto qui… e se devo essere sincero… beh, mi è piaciuto.”
    
    “Ti è piaciuto?”, si sorprese Giulio.
    
    L’altro fece cenno di sì con la testa, tenendo gli occhi fissi al suo inguine, sotto il quale gli sembrava di vedersi muovere qualcosa.
    
    “Sei per caso?...”
    
    “E’ importante per lei?”
    
    “No… che discorsi… ognuno ha i suoi gusti. Sono un po’ sorpreso, tutto qui.”
    
    Rudy lo fissò con espressione ...
    ... interrogativa.
    
    “Beh, non dai l’aria… li vedi certi che vengono in officina.”
    
    “Non tutti siamo così.”, disse Rudy.
    
    “Già. Incidente chiuso?”
    
    “Non c’è mai stato nessun incidente, signor Giulio.”
    
    Stava per allontanarsi, quando:
    
    “Mi sbaglio, o mi hai toccato pure tu, stamattina?”, disse Giulio.
    
    Rudy avvampò.
    
    “Beh…”, fece e alzò le spalle.
    
    Gli occhi di Giulio lo scrutavano in profondità. Ed ecco che d’un tratto, quasi animata da una propria volontà la mano di Rudy cominciò a muoversi, ad avvicinarsi, fino a poggiare sull’inguine dell’uomo.
    
    Giulio vide quella mano muoversi, la seguì nel suo lento avvicinamento, non la fermò, non volle fermarla, non ne era capace, era soggiogato da quella sorta di malia che era sbocciata fra loro. Scoprì che lo voleva, voleva essere toccato: se non lo avesse fatto lui, gli avrebbe afferrato la mano e se la sarebbe piazzata lì! Il suo cazzo reagì prontamente, in un attimo gli si torceva e sbavava nelle mutande. Rudy lo palpò per un poco, poi, considerando l’inazione dell’altro come un assenso, gli aprì i pantaloni e gli tirò fuori l’uccello dalle mutande. Apparve enorme ai suoi occhi, conforme all’idea che se ne era fatta. Giulio aveva il cuore in gola: che sarebbe successo adesso?
    
    Ma Rudy non gli diede tempo di porsi qualsivoglia domanda: sempre stringendo nella mano quel poderoso strumento, gli si inginocchiò davanti e accostò il naso ad annusarlo. L’odore era pungente, ma inebriante… terribilmente inebriante. Era da tanto che lo ...