1. Briganti


    Data: 14/01/2022, Categorie: Gay / Bisex Autore: adad, Fonte: Annunci69

    ... Finalmente i due amanti si ritrovavano, tornavano a conoscersi come la prima volta che avevano scoperto il loro amore, tanti anni prima, un amore segreto, che nessuno avrebbe mai dovuto conoscere. Le mani, le labbra, la lingua di Ludovico tornarono ad esplorare il corpo anelante di Angelo, che poteva solo sospirare:
    
    “Vicuzzo… Vicuzzo mio…”, e si lasciava travolgere dalle sensazioni, incapace di reagire, incapace perfino di ricambiare.
    
    Ma quando Ludovico prese a leccargli il glande snudato del grosso uccello, Angelo sembrò come svegliarsi dalla sua catatonia e si precipitò sul cazzo dell’amante, che ingoiò con un gemito di assoluta libidine. Se lo succhiarono come se fosse l’ultimo gesto della loro vita e ingoiarono con gioiosa bramosia il frutto della loro passione.
    
    Con lo spegnersi dell’eccitazione, si spensero anche le luci dorate, la bolla si dissolse e si ritrovarono distesi sulle ruvide pelli di pecora, bagnati di sudore, intontiti e quasi increduli di quanto era appena successo. E tornò anche il raziocinio, tornò la consapevolezza della loro terribile situazione.
    
    “Cosa volevi dirmi, prima.”, chiese Angelo, carezzandogli teneramente la guancia.
    
    Ludovico si congedò con un lungo sospiro dalle piacevolezze appena provate.
    
    “Devi andar via, devi partire da qui…”, disse in fretta.
    
    “Devo?...”
    
    “Dobbiamo partire subito, verrò con te.”
    
    “Che succede?”
    
    “Stamattina… no, ieri, è arrivato in paese un battaglione di soldati: vogliono rastrellare la ...
    ... montagna… Hanno intenzione di fare piazza pulita dei briganti, dicono…”
    
    “Io non sono un brigante! - urlò Angelo – Che stai dicendo?”
    
    “Per loro lo sei… e lo sono anch’io, anzi sono un fiancheggiatore e ci fucileranno tutti e due, se ci prendono. Dobbiamo andare via subito.”
    
    “Non posso! Non posso e non voglio! Ho giurato di lottare… di dare la vita per la mia patria, per l’onore del mio Re e adesso dovrei fuggire?”
    
    “Ascolta, Angelo: hai combattuto per la nostra patria, per l’onore del nostro Re, è vero, e nessuno potrà mai rimproverarti di niente. Ma adesso è finita, non ci sono più speranze. I galantuomini sono passati tutti con Vittorio Emanuele, siamo rimasti solo noi, la povera gente, i cafoni... Capisci che non ha più senso? Nessuno ci aiuterà… è finita, la nostra bella patria non esiste più, è persa per sempre…”
    
    “Anche se non rimane più niente, abbiamo sempre l’onore per cui morire.”, disse Angelo, cominciando a rivestirsi.
    
    “E credi che serva a qualcosa? Credi che qualcuno ci ricorderà? Non c’è posto per i morti vinti, danno solo fastidio.”
    
    “E poi non è vero che è finita: il principe Gualtieri sta raccogliendo uomini in Calabria, verrà a darci man forte.”
    
    Ludovico abbassò la testa: come poteva sapere?
    
    “Il principe Gualtieri è stato fucilato a Potenza la settimana scorsa. Si è saputo sta… ieri, per questo sono corso ad avvertirti.”
    
    Angelo si accasciò sul lettuccio di paglia e stette un lungo momento con la testa fra le mani.
    
    “”E’ tutto perduto, ...
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