1. Briganti


    Data: 14/01/2022, Categorie: Gay / Bisex Autore: adad, Fonte: Annunci69

    ... che giungessero i soldati ad arrestarlo… e arrestarlo significava una cosa sola: fucilazione immediata, dopo una farsa di processo, ed esposizione al pubblico ludibrio del suo povero corpo straziato… quel corpo che lui amava più di se stesso.
    
    Il ricordo del loro amore, prima che quell’ orrore cominciasse, il ricordo degli incontri segreti nelle grotte, dopo che Angelo si era dato alla macchia per la sua malriposta fedeltà a quel Re debole e pauroso, che aveva preferito andarsene in esilio, piuttosto che immolarsi al fianco dei suoi fedeli, il ricordo delle carezze e della sublime dolcezza dei suoi baci valse a ridargli la forza di affrontare la salita sempre più erta verso i rifugi montani dei briganti.
    
    Finalmente, offuscata dalla pioggia e dal crepuscolo incombente, intravide da lontano l’edicola della Madonna, quella Madonna delle Grazie che era lì da tempi immemorabili a proteggere i viandanti. Si avvicinò e si inginocchiò sulla terra bagnata, ma più per riposarsi un momento che per pregare. Intrecciò, comunque, le mani e si volse alla rozza immagine sbiadita:
    
    “Madonna benedetta, - pregò dentro di sé – aiutami a convincerlo, aiutami a salvarlo…”.
    
    Un po’ ristorato sia dalla sosta che dalla preghiera, Ludovico si rimise le scarpe, lasciò la strada e prese a inerpicarsi per un sentiero, che saliva fra rocce e boscaglie subito dietro l’edicola della Madonna.
    
    Era ormai notte fonda, quando arrivò nei pressi della grotta in cui Angelo si era nascosto per sfuggire ...
    ... alle rappresaglie del colonnello Mainardi. Si fermò ansimante. A questo punto si faceva pericoloso anche per lui: al buio poteva essere scambiato per chissà chi e un fuorilegge disperato fa presto a sparare. L’unica era proseguire facendo più rumore possibile, in modo da far capire che non aveva cattive intenzioni; e così riprese a camminare senza precauzioni e imprecando a voce alta, ogni volta che inciampava in un sasso.
    
    “Sta zitto. Vuoi attirare quassù tutto l’esercito savoiardo?”, si sentì sussurrare alle spalle, mentre la punta di un coltello gli pungeva la schiena.
    
    Ludovico si bloccò, paralizzato.
    
    “Sto cercando Angelo Danieli…”, disse dopo un po’, cercando di controllare la paura che lo aveva preso.
    
    Non sapeva, non immaginava che ci fossero altri lassù. Forse altri sbandati che si erano uniti a lui?
    
    “E chi lo sta cercando?”, continuò la voce, che non aveva però un tono minaccioso.
    
    “Sono… un amico…”
    
    “Un amico? Il suo amico Vicuzzo, per caso?”
    
    E due braccia forti lo strinsero da dietro. Il sollievo e la gioia furono così forti, che Ludovico si sentì sfuggire dagli occhi due lacrime, che si mescolarono alla pioggia che gli rigava le guance. Si voltò, appena si allentò la stretta delle braccia.
    
    “Sei tu… - disse piano – m’hai fatto paura.”
    
    “Vicuzzo…”, sospirò Angelo, tornando a stringerlo a sé e cercandone le labbra.
    
    Fu un bacio lungo e appassionato: un minimo risarcimento per i mesi di lontananza.
    
    “Che ci fai qui, a quest’ora e con questo ...
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