1. A.N.A.L.E. parte terza. Il pianoforte


    Data: 14/01/2022, Categorie: pulp, Autore: Hermann Morr, Fonte: EroticiRacconti

    ... fa solo desiderare di tornare prima possibile alla luce.
    
    Ma c'è Paoletta.
    
    Ha lo stesso vestito a scaglie di sirena, ma i piedi nudi, roba che se fossi feticista sarei caduto li stecchito, e per qualche motivo sta tornando nel salone vuoto.
    
    E sapete quando due che si conoscono, ma si sono praticamente ignorati tutto il tempo si trovano davanti all'improvviso e qualcosa bisogna dire, ma non si sa cosa.
    
    - I I Cant' live within you -
    
    Rompe lei il silenzio.
    
    " No... dovrei bere molto di più.. "
    
    E tira avanti.. vedete che io non ho detto niente.. tutto da sola ha pensato e fatto.
    
    Poi ho incrociato un'altra persona che arrivava dalle scale per andare al salone, non mi ha neanche salutato, aveva l'aria assorta come se avesse una missione da compiere.
    
    Ma possibile che tutti stanno andando adesso nel salone invece che uscire ?
    
    Mi sto perdendo qualcosa ?
    
    Con quest'idea invece che salire ho proseguito per la reception e costretto il portiere a chiamarmi la camera 313.
    
    " Luthien sei li ? Ah c'è anche Malena. Va bene, senti, rivestitevi e tornate giù. Qua stanno succedendo cose. "
    
    Le ho aspettate appoggiato al corrimano dell'ultimo gradino, cercavo intanto di annusare l'aria, non era cambiata da quel che avevo percepito all'inizio della festa.
    
    Ansia, attesa, tempo che stringe alla gola. L'urgenza di fare qualcosa, di nuovo, non importa se mai prima. Era li, dentro questo posto, tutto attorno a noi..
    
    " Ajò. Bene stai ? "
    
    " Ermà. Ho messo le ...
    ... scarpe chiuse, così ti prendo a calci meglio se ci hai disturbato per nulla. "
    
    Arrivate. Per una volta riesco a vederle da sotto, è una cosa che cambia la prospettiva. Mi colpisce sempre come l'aspetto femminile cambi con l'angolazione.
    
    " Al salone ! Ma in silenzio, non so cosa troveremo dall'altra parte. "
    
    Hanno spento tutto, il corridoio è ancora più buio, ma i mostri sono timidi, preferiscono uscire quando c'è una persona sola.
    
    E anche così l'oscurità si apre come una corrente e ci getta incontro una forma in movimento, ma è solo la Pao, con un bicchierone di scotch rimediato dal bar la dentro.
    
    " Jè. Andate a fare i guardòni ? Io comunque ho affari importanti di sopra. Scusate. "
    
    Bene, se è uscita viva vuol dire che non verremo catturati da personaggi ambigui in maschera, e l'accenno ai guardoni alimenta la curiosità.
    
    In quattro salti ovattati eravamo di nuovo all'entrata di quel luogo che per poche ore aveva assorbito tutta la nostra esistenza.
    
    Anche senza le luci, il pianoforte in mezzo al salone brillava di una fosforescenza dal tono rosato, o forse quella sfumatura veniva dall'abito di pink_ che ci stava stesa sopra, e non era sola, quell'altra persona le stava davanti in ginocchio con la testa sotto l'abito rosa.
    
    Il vestito copriva tutto, non si vedeva davvero qualcosa, a parte la testa di pink_ che si muoveva come stesse seguendo una musica, ma era chiaro, proprio fuori da ogni possibile dubbio, che le stava leccando la figa.
    
    Noi li ...