1. I Gessetti della Strega ( Gessetto Rosso)


    Data: 13/01/2022, Categorie: Etero Autore: Samael, Fonte: EroticiRacconti

    ... in mano fu quello Rosso.
    
    Sperai di aver fatto bene i miei ragionamenti. Sperai di non essermi sbagliato. Sperai che tutto potesse andare come io mi aspettavo.
    
    Disegnai un’altra porta. Rossa questa volta.
    
    “Domenica 15 dicembre 2019, h 1:15 a.m.” se non mi ero sbagliato, se tutto fosse andato secondo i miei calcoli, mi sarei ritrovato nel mio appartamento con Rebecca sul divano. Ricordavo bene l’ora. Era sul display del blue-ray mentre ci stavamo rivestendo…
    
    Doveva essere così! Doveva o stavo sprecando dei gessetti per niente!
    
    Le parole della zingara erano state chiare: “scrivi un posto dove vuoi andare e ti ci porteranno”: io volevo andare a quella sera.
    
    Tirai un sospiro di sollievo, ritrovandomici.
    
    Rebecca si stava rivestendo.
    
    “Stai qui un istante…” dissi alzandomi in fretta dal divano.
    
    Andai in cucina e aprii il cassetto in cui avevo nascosto i gessetti.
    
    Erano lì davanti a me, nell’esatto numero in cui erano in quell’attico.
    
    Era come se anche loro, come me, si fossero trasportati da un tempo all’altro.
    
    Mancavano tutti quelli che avevo già usato. Rosa, Azzurro, Verde e Giallo erano spariti. E quello Rosso era a metà.
    
    Fin qui, tutto come previsto!!!
    
    Presi quello a metà. Dovevo darlo a Rebecca. Dovevo convincerla ad usarlo. E dovevo darle solo la possibilità di un viaggio o rischiavo che lei cambiasse troppe cose e il mio piano non funzionasse.
    
    “Io devo andare…” disse lei raggiungendomi in cucina.
    
    “Si… anzi no. Prendi ...
    ... questo” le dissi avvicinandomi e dandoglielo in mano.
    
    Lei mi guardò come io avevo guardato la zingara nel momento in cui me li aveva dati. Ovvero come se fossi un pazzo scatenato.
    
    “Non posso spiegarti tutto. Non mi crederesti. Non ci credevo nemmeno io. Ma provare non ti costa niente… quando arrivi a casa disegna una porta con quel gessetto e scrivi: martedì 2 maggio 2000 h 22:48.”
    
    “Perché dovrei…”
    
    “Non devi… ma provare non ti costa niente”
    
    “Martedì 2 maggio 2000, h 22:48”
    
    “Esatto.”
    
    “Sei tutto strano… ma lo faccio, promesso” mi rispose, sorridendomi e baciandomi velocemente.
    
    Ero ormai pratico di quei viaggi, capivo qualche minuto prima quando stava per terminare.
    
    Non avrei fatto in tempo questa volta ad accompagnarla alla macchina.
    
    “Buonanotte Leo”
    
    “Vai piano…” dissi, riuscendo appena ad accompagnarla alla porta.
    
    Di nuovo in quell’attico.
    
    Il gessetto Rosso era sparito.
    
    Anche quella parte di piano sembrava funzionare.
    
    La metà di quel gessetto era rimasta a Rebecca nella realtà in cui l’avevo lasciata.
    
    Mi erano rimasti tre gessetti. E avevo creato un intreccio temporale che avrebbe potuto anche portare ad una possibile apocalisse.
    
    Ma ormai mi ero lanciato.
    
    Nuotare o affogare.
    
    Presi il gessetto Bianco, la sola cosa scura su cui potevo scrivere era la porta nera della camera da letto.
    
    Una bella allegoria, disegnare una porta su una porta.
    
    “Martedì 2 maggio 2000 h 22:48” all’incirca il momento in cui ho suonato il ...