1. Insaziabile Gloria (cuckold)


    Data: 13/01/2022, Categorie: Tradimenti Autore: Ukiyo, Fonte: EroticiRacconti

    ... mi feci coraggio, e un pomeriggio di primavera confessai a Gloria che avrei voluto guardarla mentre si concedeva ad altri uomini. Che la cosa mi eccitava da impazzire, e non vedevo l’ora di cominciare. Lei mi rispose con un sorriso da pantera soddisfatta da una caccia andata a buon fine; mi confessò a sua volta che ultimamente sperava proprio che glielo chiedessi. E così arrivammo al fatidico giorno.
    
    Era un tardo pomeriggio d’estate del 1993. Eravamo nella zona dei Castelli Romani. Gloria aveva organizzato una mostra in una rocca rinascimentale, e doveva tenere il discorso di inaugurazione. Si era messa in tiro, ed era irresistibile: fasciata da un abito nero anni Cinquanta con una generosa scollatura, le calze autoreggenti a rete fina, il rossetto carminio, i capelli freschi di parrucchiera. Sembrava una diva della vecchia Hollywood, una minuta Ava Gardner oserei dire.
    
    Davanti a una platea ristretta di critici e acquirenti importanti, presentò l’opera di Francesco Maffei, l’artista protagonista della mostra. Gli diedi un’occhiata furtiva dalla mia sedia in prima fila. Guardava mia moglie parlare dal leggio con la confidenza di chi si conosce, con quegli occhi neri come la pece, mentre si accarezzava compiaciuto la barba altrettanto scura. Non era più giovane, ed era anche un po’ tarchiato. Era così diverso da me, anche nel vestiario, con quei jeans sbiaditi e la camicia bianca aperta sul petto. Rispetto a me sembrava uno zingaro, o un delinquente. Chissà se ...
    ... l’aveva posseduta anche lui? Bisbigliò una vocina irriverente in fondo alla mia mente.
    
    Mi tarlavo con quelle domande senza risposta, quando Gloria tornò a sedersi accanto a me.
    
    -Qualcosa ti preoccupa?- mi chiese posandomi un bacio sulla guancia.
    
    -Ma no, nulla d’importante- risposi senza staccare gli occhi dall’artista che saliva sul palco per parlare.
    
    Il suo discorso non fu lungo, ma pieno di riferimenti all’arte contemporanea per me abbastanza esoterici. Per fortuna alla fine ci fu un piccolo rinfresco, e chiacchiere del più e del meno con clienti della galleria che erano anche miei clienti.
    
    Si fecero le otto, e decidemmo di andare a cena in una trattoria nelle vicinanze assieme all’assistente di Gloria, Maffei e altre due coppie. Purtroppo quando arrivammo, non c’era un tavolo abbastanza grande ospitarci tutti assieme. Io e mia moglie cenammo ad un tavolo, mentre tutti gli altri vennero accomodati a un altro. Fu una cena semplice e genuina, con il meglio degli ingredienti e dei vini della campagna del Lazio.
    
    Prima del dolce Gloria mi lasciò solo per andare a fumare una sigaretta (io non fumo). La vidi invitare Maffei a seguirla, e lui prontamente scattò in piedi. Non mi sentivo geloso. Li osservai conversare come vecchi amici tra una boccata di fumo e l’altra, con l’artista che annuiva divertito.
    
    Al loro rientro vennero serviti i dessert, i caffè e gli ammazzacaffè, e ben presto i partecipanti alla conferenza si congedarono. Restammo io, Gloria e ...