1. Ai grandi magazzini di abbigliamento


    Data: 13/01/2022, Categorie: Etero Autore: MonicaSolo, Fonte: EroticiRacconti

    ... perché no, da un rapporto con il solito bello che non balla o, meglio, non sa farti “ballare”; ma avrò modo di parlare in modo più particolare di quanto da sempre apprezzi il mio corpo e il piacere di farsi da se.
    
    Insomma dicevo che avevo la tentazione di andare oltre perché ero eccitata ammorrire dal continuo messaggiare che Carlo mi aveva fatto tutta la mattina con frasi e parole sensuali ed eccitanti che avevano portato il mio corpo, e ancor di più il mio cervello, a cercare uno sfogo di piacere qualsiasi esso fosse.
    
    Nel pomeriggio uscì per fare un salto ai Grandi Magazzini di Abbigliamento per vedere qualche capo di abbigliamento.
    
    Stavo dando un'occhiata ai vestiti esposti e mi ero lasciata distrarre dall’esposizione dell’abbigliamento classico; tailleur, gonne a tubo, un twin-set anche se il mio obiettivo era qualcosa di casual.
    
    Avevo cercato qualcuno che mi potesse dare una mano e chiesi ad una commessa che avevo notato essere molto gentile con le clienti e disponibile ad aiutarle nella scelta.
    
    Dopo aver descritto le mie esigenze, mi aveva proposto una maglia e una gonna pantalone; sempre con gentilezza ed estrema pazienza ascoltando ogni mia esigenza e perplessità.
    
    “Prego Signora si accomodi ai camerini che vengo a darle una mano”
    
    “Grazie lei è molto gentile” risposi accettando la disponibilità mostrata.
    
    Provando il pantalone classico in camerino notai che dietro calzava un po' largo.
    
    “Non le sembra un po’ largo dietro?” chiesi alla commessa ...
    ... facendole notare la poca aderenza del capo.
    
    “A dirle la verità mi sembra che le stia a pennello. Faccia una cosa: ci provi sopra la maglia che ha preso cosi vediamo come stanno insieme.”
    
    “Va bene, ha ragione, la provo subito”.
    
    Chiusi la tenda del camerino per indossare la maglia e guardandomi allo specchio vidi che stavo bene.
    
    Mi accorsi che la commessa che aspettava fuori dal camerino stava guardando interessata tutta la scena della mia vestizione da una fessura della tenda non chiusa perfettamente.
    
    Da un imbarazzo iniziale la cosa mi piacque e decisi di provare a giocare sulla situazione.
    
    “Come va Signora?” chiese la commessa da fuori.
    
    “Sembra bene. Un attimo è ho finito” dissi cominciando ad essere intrigata sull’avvenire.
    
    Cosi, per gioco, da sotto la maglia sfilai il reggiseno; beh, in quel modo le mie tette apparivano formose e i capezzoli evidenti.
    
    Levai la mutandina facendo aderire il più possibile il pantalone dentro la spacca: a quel punto ero fradicia e fantasticavo.
    
    “Eccomi, guardi un po’ lei; che ne pensa?” dissi scostando la tenda per farmi guardare.
    
    “Secondo me le sta tutto benissimo. Anche dietro il pantalone, vede?” mi disse carezzandomi un fianco lasciandomi delusa dalla sua indifferenza.
    
    Mi ero illusa ed eccitata da uno sguardo di una commessa che chissà quante clienti vedeva e consigliava e, per dare il giusto consiglio, guardava scrupolosamente.
    
    “Anche dietro le cade perfettamente e le fa delle belle forme” continuava ...