1. L’inizio della fine – 4° capitolo


    Data: 13/01/2022, Categorie: Erotici Racconti Cuckold Dominazione / BDSM Autore: Claudio78, Fonte: RaccontiMilu

    Il mercoledì successivo Marcello si presentò da Roberto. Quando arrivò nel negozio l’uomo stava illustrando del materiale ad una coppia. Chissà se stava approfittando anche di loro. Appena questi furono usciti, Marcello si fece avanti. “Oh, ecco il mio amico! come mi piace quando i miei amici seguono le regole del gioco”. Una pacca sulla spalla suggellò il loro assurdo rapporto. “Spero di non averti disturbato l’altro giorno – disse in finto tono amichevole – ma avevo la sensazione che tu non avessi capito bene che la nostra amicizia mi sta molto a cuore e volevo ricordartelo”. “Non rovinare la mia vita… che vantaggio ne avresti?” “Ehi, amico mio, mettiamo le cose in chiaro: sei stato tu ad offrirmi tua moglie, quindi non…” “Ma io non ti ho offerto mia…” cercò di ribattere Marcello, finendo sopravvaricato dalle parole di Roberto che alzò il tono per far capire che era il suo discorso che doveva essere ascoltato” “… QUINDI non venirmi a dire che non me l’hai offerta. Perché quando io mi faccio una sega guardando le foto tu ti ecciti perché vorresti che fosse lei a farmela. Quando io sborro guardando la sua fica vorresti che le sborrassi dentro. Magari che te la mettessi incinta!”. “Catia è sterile”, riuscì a farfugliare Marcello, prima di lasciare spazio ad alcuni secondi di silenzio che confermarono come il gioco fosse in mano a Roberto. “Dai, cominciamo, dammi qua”, riprese l’uomo tendendo la mano a Marcello per avere il cellulare. Stavolta al suo ritorno dopo aver chiuso ...
    ... la porta, Marcello vide che Roberto aveva collegato il telefono al computer e stava scaricando le immagini. “Più comodo così, no?”, disse il proprietario del negozio, che con una risata si mise comodo sulla sua sedia, mettendo in mostra il suo larghissimo cazzo mentre sul monitor compariva la prima foto di Catia. “Bella, non c’è che dire! Dai, inizia a segarmi”, disse rivolto a Marcello. “Come scusa?” “Hai capito bene. Io scorro le foto e tu mi seghi. E fallo bene o sarà peggio per te. Ricorda che potrei chiamare tua moglie e dirle di raggiungerci qui”. Non serviva replicare. Per i successivi 20 minuti Marcello dovette smanettare il cazzo di Roberto, iniziando a sentirsi il polso indolenzito per la dimensione di quel pezzo di carne. Finché finalmente riuscì a farlo venire sull’immagine di Catia masturbata da suo marito. “Bene – disse pulendosi la cappella e gettando il fazzoletto addosso a Marcello – direi che possiamo vederci la settimana prossima”. “Ti prego, lasciami in pace.. ti prego!”, implorò Marcello. “Sei una carogna e non sei neanche riconoscente! In fondo ti chiedo di divertirti con la tua mogliettina e di farmi vedere qualche foto. Ma ora basta con le immagini statiche. Adesso voglio che tu la riprenda. Voglio vedere come la inculi, quindi questo è il tuo compito per la prossima settimana: il video di una bella inculata. E ricorda – aggiunse accompagnando Marcello verso l’uscita – se mercoledì prossimo a quest’ora io non sto guardando quello che ti ho chiesto tua ...
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