1. Calici Rotti


    Data: 12/01/2022, Categorie: Gay / Bisex Autore: Gymnasion Stories, Fonte: EroticiRacconti

    ... Disse. Si alzò, spense la sigaretta nel posacenere ed io, nonostante fosse praticamente ancora intera, feci lo stesso (ma chi se ne fregava). Prese il suo calice di vino e mi disse: “Torniamo dentro”. Da questa frase ero terrorizzato che fosse finita li, anzi ne ero assolutamente convinto, e riportai anche io dentro con me il calice quasi come se fosse un gesto di aiuto a risistemare tutto.
    
    Rientrammo in silenzio quasi come se provassimo un senso di colpa, poggiai il calice sull’isola della cucina li dove aveva posato il suo ma un rumore mi diede di nuovo eccitazione e speranza.
    
    Era il rumore delle persiane elettriche che scendevano in basso ad isolarci completamente dal mondo esterno. Mi girai con stupore e mi trovai subito G dietro di me, pronto a baciarmi con una dolcezza infinita, ad accarezzarmi la nuca e le spalle mentre la sua lingua calda leccava la mia. Misi le mani attorno la sua testa mezza calva e mezza rasata e lo accarezzavo e baciavo come se fosse il grande amore della mia vita, cosa che naturalmente non era, ma quella sera, eravamo l’uno l’amore eterno dell’altro, ci abbracciavamo con passione e io non desideravo altro che la pressione delle sue braccia attorno al mio tronco.
    
    Seppur sembravamo innamorati e innocenti, la passione e l’eccitazione saliva sempre di più. Iniziò a toccarmi il culo e mettere la mano dentro le mutande pizzicandomi forte le natiche. I movimenti si fecero sempre più grossolani e illogici che proprio mentre mi faceva un ...
    ... succhiotto al collo fummo interrotti da un rumore improvviso. O meglio, io venni interrotto, mentre non fu di certo il frastuono di quei calici rotti e quel lago di vino rosso sul pavimento a interrompere G dalla sua opera. MI succhiava il collo con foga gemendo silenziosamente ed io gli accarezzavo le spalle grosse schiacciandole su di me. Poi si interruppe e mi baciò di nuovo.
    
    Baci dolci e rumorosi, ero eccitatissimo e non vedevo l’ora di vederlo nudo.
    
    Si affrettò ad andare verso la camera da letto, volendosi avviare appositamente qualche secondo prima di me; attese infatti un paio di istanti prima di darmi un urlo attraverso il corridoio invitandomi a seguirlo.
    
    “Spengo le luci?”. Mi uscì di bocca questa domanda imbarazzante, c’era un qualcosa come 20 luci accese per tutto il living e quindi lo chiesi inconsciamente.
    
    “Se proprio vuoi”. Cosa potevo mai aspettarmi da una domande del genere nel mezzo dell’inizio di un amplesso sessuale.
    
    Mi avviai verso la camera da letto, conoscevo bene la casa d’altronde, e, superato il disimpegno oltre la porta lo trovai in piedi vicino al comodino che riposava con calma una scatolina nel cassetto.
    
    “Sai com’è”. Disse voltandosi verso di me e notai che aveva la cintura slacciata e la zip aperta.
    
    “Ma si si, figurati”. Risposi abbozzando una risata. Avevo riconosciuto la scatola e non mi stupii sia perchè d’altronde G aveva 54 anni e sia perchè in cucina non avevo sentito nulla che gli si gonfiasse nei pantaloni. Era fisiologico, ...
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