1. I piedini di cinzia


    Data: 12/01/2022, Categorie: Lesbo Autore: Level69, Fonte: Annunci69

    ... “Lecca questo se ti piace così tanto!” Obbedii, come se non potessi fare altro. Il piedino di Cinzia era caldo, umido, deliziosamente salato, molto ben curato, con un anellino al secondo dito e le unghie laccate di nero. Lo leccai perfettamente in ogni sua parte, mi soffermai su ognuna delle dita del piede. Era un piede greco, affusolato e sottile con l’alluce più corto del medio. Me lo spinse in bocca con insolenza. “Succhialo troietta, fammi vedere quanto ti piace”. Aprii la bocca quanto più potei, Cinzia spinse ancora, muovendolo leggermente avanti e indietro come se le stessi facendo un pompino. Sentivo il suo alluce che mi spingeva in gola la lingua e mi induceva conati misti a piacere. Come se non bastasse, Angela che si era spogliata esponendo le tette a goccia, con la base un po’ più stretta rispetto alla parte inferiore e il sedere a “V” , con la parte bassa che sembra come svuotata e il volume concentrato al centro. Mi liberò le mammelle dalla stretta del reggiseno, poi prese entrambi i capezzoli tra il pollice e l’indice e affondò le unghie laccate di nero nella carne. Accompagno’ il mio mugolio sussurrandomi: “brava gioia mia, continua così, fammi vedere quanto ti piace il piedino di Cinzia”. Sapevo che non sarei riuscita a resistere a lungo, il piede di Cinzia mi riempiva la bocca e mi soffocava facendomi lacrimare mentre il tormento ai capezzoli che mi dava Angela mi faceva tremare. Cinzia sempre più eccitata spinse più profondamente il suo delizioso piedino ...
    ... affusolato nella mia bocca fino a farmi mancare il respiro. "Dai, mangia il piedino ancora un po’, che mi fai eccitare". Mi girava la testa, ero a corto di ossigeno, se con il loro gioco volevano provocare asfissia ci stavano riuscendo, tanto che persi i sensi. Mi ripresi dopo qualche secondo tossendo ma senza il piede di Cinzia in bocca, finalmente libera di respirare. Mi ritrovai a pochi centimetri dal viso il pube di Cinzia ornato da una striscia verticale di pelo corvino. Era tagliato abbastanza corto e lasciava libero spazio alla vista per godere delle sue grandi labbra, che vedevo gonfie e umide. Leccai il clitoride, gustandomi il sapore selvatico che già avevo conosciuto a contatto con la sua biancheria. Cinzia era nuda, a gambe aperte, assediata dalla mia lingua sulla sua vulva e dai seni di Angela che le offriva i capezzoli scuri e appuntiti da succhiare. L’odore intenso del sesso di Cinzia inondava la stanza e aumentava il desiderio, le infilai un dito che entrò agevolmente, lubrificato dalle secrezioni vaginali. Cinzia mugolava come una gatta in calore. Poi infilai un secondo dito. Spinsi il più possibile in profondità le mie dita dentro l’ano di Cinzia senza smettere di mordicchiarle il clitoride. L’orgasmo di Cinzia arrivò facendola tremare e urlare di piacere. Sollevai il viso dalla vulva fradicia di umori di Cinzia e sfilai le dita per metterle in bocca ad Angela che dimostrò di gradire. Mi misi carponi su richiesta di Angela e Cinzia prese a sculacciarmi facendo ...