1. Il pipistrello. Atto I, scena IV


    Data: 11/01/2022, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Beinhorn, Fonte: EroticiRacconti

    ... abituato a effusioni da parte della moglie, ma il cui membro già premeva contro i calzoni per via della pillola, ebbe un sussulto. Insomma il cazzo prese a dolergli e a insistere con ancora più forza per liberarsi dalla costrizione dei vestiti.
    
    Inoltre la moglie per convincerlo definitivamente avvicinò le proprie sensuali labbra all’orecchio del marito: “Gabriel, concedetele il permesso. Vi prometto che nel pomeriggio vi renderò un’attenzione particolare come da tempo non ne avete ricevuto”.
    
    Il sussurro di queste parole e il loro significato galvanizzarono il conte. La pillola, non solo garantiva una eccezionale tensione al suo cazzo, ma, era evidente, pareva diminuire la sua razionalità oppure a destinarla altrove.
    
    Si voltò, il suo viso a pochi centimetri da quello della moglie, la vide bellissima. Ogni remora andava perdendosi. L’inibizione scomparve. Baciò la moglie sulle labbra. “E sia, ma non prima di avere dato una lezione a questa stupida”, sussurrò di rimando.
    
    Rosalinde non capiva e alzò stupita le sopracciglia.
    
    “Adele.” Disse scandosi dalla vicinanza con la moglie. “Mi trovo costretto, al fine di concederti il permesso, di infliggerti una pena della casa a cui non avevi mai assistito. È un’abitudine a cui presenziai da bambino. A compierla fu mio padre. E, immagino, che ai tempi del mio venerando nonno fosse pratica piuttosto diffusa.” Il conte ormai aveva liberato tutti i freni inibitori.
    
    Si avvicinò ad Adele che era abbastanza impaurita della ...
    ... piega assunta dagli eventi.
    
    Il cazzo del conte era teso al massimo.
    
    “Su, piega il tuo torso al tavolo e solleva la gonna” ordinò. “E tu, Rosalinde, vai a prendermi il battipanni. Per meritarti la libertà di una sera dovrai ricevere la tua giusta razione di sculacciate.”
    
    Adele esitò, tremante, ma fece quanto le era stato ordinato. Stese il proprio torso in avanti sul tavolo, alzò la gonna rivelando ai coniugi l’assenza di indumenti intimi.
    
    “Oh, la sfrontata. Temo che la pena subirà un deciso incremento” sentenziò il conte.
    
    Rosalinde si stava eccitando. Meglio: l’eccitazione prima dormiente accrebbe. L’ordine del marito, il culo tondo di Adele, il sesso della serva che si intravedeva tra le gambe la eccitarono oltremodo.
    
    Gabriel prese il battipanni. “Rosalinde, andate sull’altro lato del tavolo e trattenete le mani di questa puttanella.”
    
    Adele tremava, ma c’era qualcosa che stava risvegliandosi in lei. Il cuore le batteva forte. Avvertì il sesso inumidirsi. La temperatura nella stanza stava aumentando, quasi prossima all’incandescenza.
    
    Rosalinde unì le sue mani a quelle di Adele. Questo contatto fece arrossire le gote di entrambe. Un’eccitazione che portò le loro fiche a infiammarsi.
    
    Il conte decise di abbandonare ogni indugio. Il cazzo gli doleva e convenne di liberlarlo al più presto non prima di avere sferzato un colpo secco, ma non forte, al culo sodo e invitante di Adele.
    
    La giovane urlò dischiudendo le labbra. Il battipanni inferse la propria ...