1. Il pipistrello. Atto I, scena IV


    Data: 11/01/2022, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Beinhorn, Fonte: EroticiRacconti

    Il pranzo era appena terminato in casa Von Eisenstein. Adele aveva già annunciato la sua richiesta alla signora Rosalinde. Ma questa voleva che la decisione finale fosse presa anche dal signor Conte.
    
    Gabriel era piuttosto di buon umore dato lo svolgersi della mattina. Aggiungete che la pillola datagli dal notaio Falke non aveva ancora terminato il suo conturbante effetto.
    
    La stessa Rosalinde, ottenuta la sua razione eccezionale di piacere e dato il prospettarsi della serata, era molto ben disposta verso tutto e tutti. Dal canto suo Adele era molto eccitata. Eccitazione che provava non del tutto immune dalla prolungata masturbazione inflittasi durante la mattinata.
    
    Insomma il trio, in opposte direzioni, desiderava che il futuro immediato fosse roseo con la massima speranza. Si trovavano, all’insaputa degli altri, in quella sensazione di benevolenza dovuta alle congiunture favorevoli. Il mondo stesso, pareva ai tre, completamente proiettato verso la migliore luce possibile.
    
    Adele stava sparecchiando la tavola con la consueta professionalità.
    
    Prese la parola la contessa:
    
    “Caro marito, la nostra Adele ha una richiesta da sottoporre al vostro giudizio.” E dopo una pausa “Avanti, Adele, dichiara le tue intenzioni”
    
    Adele si interruppe. Posò le stoviglie sul carrello, congiunse le mani, abbassò il viso e prese coraggio:
    
    “Signor Conte, vi chiedo di dispensarmi dal servizio per l’intera serata fino a domattina. Ho da visitare una parente che abita a ...
    ... Gänserdorf.”
    
    Il conte rimase per un momento interdetto.
    
    “Adele, sai benissimo il gravoso compito che mi attende questa sera. Non possiamo certo permettere che la nostra signora contessa rimanga da sola per l’intera nottata”, disse infine.
    
    “Caro Gabriel, se pensate che possa annoiarmi vi state sbagliando” intervenne Rosalinde e proseguì “Ho ancora un libro da leggere. La serata passerà presto.”
    
    “Ma se vi servisse qualcosa nel corso della notte?” si sentì in obbligo di proferire il conte.
    
    “Su, non siate così protettivo. Per una notte posso farne a meno. La toeletta prima di coricarmi sono in grado di gestirla da sola. Per una notte, poi!”
    
    “Signori, scusate” disse Adele intromettendosi “Spero non ne abbiate a male per questa mia richiesta”
    
    “Macché Adele. Io ti dispenso. Vai pure dalla tua parente” sentenziò Rosalinde che non vedeva l’ora di incontrare il suo Alfred in completa libertà.
    
    Il conte si alzò dalla sedia e prese a camminare intorno al tavolo.
    
    “Ebbene”, disse interrompendo il flusso dei suoi pensieri lussuriosi “Non ne sono per niente d’accordo”. Mentiva, il signor Conte, non gliene importava nulla del servizio della moglie, ma doveva in qualche modo salvare le apparenze, salvare la reputazione sua e di sua moglie che mai avrebbe lasciato a casa da sola.
    
    Rosalinde prese in mano la situazione, caricata dal sesso fatto e da quello in divenire, si fece audace.
    
    Si avvicinò al marito e con trasporto lo abbracciò da dietro. Al contatto, il conte, non ...
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